In settimana il rimpatrio dall'India del marò Salvatore Girone. Le condizioni garantite dal governo italiano
Salvatore Girone è il trofeo che il governo Renzi potrebbe voler mostrare, mettendolo in bella vista, già il 2 giugno, alla cerimonia della Festa della Repubblica, giusto un paio di giorni dopo il suo tanto atteso rimpatrio. Sì, perché Girone torna finalmente in Italia. Dopo quattro anni di attese, la Corte suprema indiana ha accettato, infatti, di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja di far rientrare in Italia il fuciliere di Marina per tutta la durata del procedimento arbitrale.
La decisione indiana pone anche delle condizioni precise tra cui l’impegno del governo italiano di riportare in India Girone, che è della provincia di Bari, entro un mese dall’eventuale decisione dell’Aja di riconoscere la giurisdizione indiana sulla vicenda. Decisione che dovrebbe essere emessa nel 2018. La cosa certa è che gli italiani sono convinti dell’innocenza dei due marò pugliesi Girone e Latorre. Quest’ultimi ovviamente sperano che la giustizia internazionale riconosca la loro innocenza per poter tornare in servizio in Puglia facendo la spola tra le proprie abitazioni e Brindisi dove ha sede il Reggimento San Marco di cui fanno parte.
Girone era trattenuto in India dal 15 febbraio del 2012 cioè da quando fu arrestato in Kerala, insieme al commilitone corregionale Massimiliano Latorre (entrambi sono pugliesi), con l’accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati mentre erano in servizio a difesa della nave mercantile italiana Enrica Lexie. Con le stesse accuse fu arrestato anche Latorre il quale però è ora nel Tarantino in convalescenza per curarsi dell’ischemia subita quando era costretto a restare in India.
E’ stato il premier Matteo Renzi a confermare le indiscrezioni sul rimpatrio di Girone. Lo ha fatto con un tweet dal Giappone dove si trova per il G7: "Confermiamo la nostra amicizia per l’India, il suo popolo, il suo governo. E diamo il benvenuto al marò Girone che sarà con noi il 2 giugno”.
Il ministro degli esteri Gentiloni ha affermato che il rientro di Girone in Italia è previsto entro la fine della settimana e che costui sarà accompagnato dal generale Carmine Masiello, consigliere militare di Palazzo Chigi, e dall’ambasciatore italiano in India, Lorenzo Angeloni.
Il programma della Festa della Repubblica, edizione 2016, è noto: Mattarella arriverà in via del Fori Imperiali a bordo della storica Flaminia presidenziale scoperta e troverà ad accoglierlo il reparto di corazzieri a cavallo. La novità di quest'anno è la sfilata anche di 400 sindaci con addosso le fasce tricolori. Saranno a Roma in rappresentanza degli 8.000 Comuni italiani.
Poi le solite facce: il Capo dello Stato, il premier Matteo Renzi, Roberta Pinotti, Laura Boldrini, Pietro Grasso, il Capo della Polizia Franco Gabrielli. Immancabili saranno l'Inno d'Italia, la rassegna d'onore davanti ai corpi militari, l'alza bandiera e l'onore ai Caduti.
La vera novità che tutti vorrebbero è vedere sfilare, nel loro reparto, anche Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Non solo per loro due ma per tutti gli italiani sarebbe una gran bella soddisfazione. Lo sarebbe anche per Renzi, indubbiamente, ma questa scena potrebbe prestare il fianco a facili strumentalizzazioni politiche. Per alcuni sarebbe come se Renzi si volesse appiccicare al petto una medaglia dal facile luccichio.
E poi c'è da chiedersi se Salvatore Girone avrà la forza e la voglia, appena rientrato, di tornare a fare il soldato (è sergente) o godersi almeno qualche giorno in famiglia.
La cosa certa è che quando alla Festa sfilerà il reggimento San Marco l'applauso sarà più forte degli altri perché dovrà arrivare dritto al cuore dei due pugliesi sfortunati. (Rezarta Tahiraj)
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