Inchiesta su traffico internazionale illecito di rifiuti dell'Ilva. Spedito in Brasile 220mila tonnellate di loppa
Luigi Capogrosso e Adolfo Buffo, ex direttori dello stabilimento Ilva di Taranto, sono indagati dalla procura di Taranto per l'ipotesi di traffico illecito di rifiuti. L'inchiesta giudiziaria è coordinata dal pm Lanfranco Marazia. Nel mirino della magistratura sono finiti in particolare quattro spedizioni transfrontaliere di rifiuti. La merce trasferita in Brasile è costituita dalla loppa d'altoforno. Il tutto è avvenuto, secondo quanto risulta dalla indagini, nel 2012. Le spedizioni sarebbe state compiute, secondo quanto ipotizzato dall’accusa, "in assenza delle garanzie e delle formalità previste dalla normativa dello Stato ricevente".
La prima spedizione fu compiuta nel giugno 2012: 50mila tonnellate. Un mese dopo ci furono il sequestro senza facoltà d'uso degli impianti dell'area a caldo e i primi arresti dell'inchiesta Ambiente svenduto. Nonostante gli arresti e il sequestro in Brasile fu spedito dall'Ilva altro materiale. Le due spedizioni successive avvennero a settembre e di loppa ne fu trasportata rispettivamente 50mila e 70mila tonnellate. La quarta spedizione finita nell’inchiesta è quella del novembre 2012 per un quantitativo di 50mila tonnellate.
Capogrosso e Buffo, con altri 47 imputati, sono giudizio nel processo per il presunto disastro ambientale causato dall'Ilva la cui prossima udienza è per domani, martedì 14 giugno, in Corte d'Assise a Taranto.
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