Tutti i nomi delle vittime del disastro ferroviario. Sospesi e indagati i due capistazione di Corato e Andria. Ecco chi ha sbagliato
Entrambi i capistazione di Andria e Corato sono stati sospesi dal servizio dall'azienda Ferrotranviaria. Entrambi sono, assieme ad un altro ferroviere, i soli indagati al momento da un pool di 5 magistrati composto dal procuratore facente funzioni Francesco Giannella e dai pm Antonio Savasta, Simona Merra, Marcello Catalano e Michele Ruggiero.
A causare la tragedia l'errore umano. E' stato accertato che il treno partito da Andria non doveva transitare su quell'unico binario. Ha sbagliato il capostazione in servizio ad Andria a dare l'autorizzazione e fare scattare il semaforo verde. Ma l'inchiesta giudiziaria non si limiterà a questo aspetto.
L'Unione europea ha stanziato ben 180 milioni per il raddoppio del binario da Andria a Barletta e l'eliminazione di numerosi passaggi a livello. Progetto del 2007 interamente finanziato per lavori che da concludere entro lo scorso anno. La tragedia ha dimostrato che, purtroppo, così non è stato. Con il doppio binario, invece, non ci sarebbe stato lo scontro tra treni e tante vite umane sarebbero ora salve.
Ecco i nomi delle vittime identificate: Pasquale ABBASCIANO, 61 anni, andriese; Giuseppe ACQUAVIVA, 59 anni, andriese; Serafina ACQUAVIVA, 62 anni, andriese; Maria ALOYSI, 50 anni, barese; Alessandra BIANCHINO, 29 anni, tranese; Rossella BRUNI, 22 anni, tranese; Pasqua CARNIMEO, 31 anni, modugnese;Enrico CASTELLANO, 72 anni, ostunese; Luciano CATERINO, 37 anni, ruvese; Michele CORSINI, 61 anni, milanese; Albino DENICOLO, 57 anni, terlizzese; Salvatore DI COSTANZO, 57 anni, bergamasco; Giulia FAVALE, 51 anni, nata in Francia; Nicola GAETA, 56 anni, barese; Jolanda INCHINGOLO, 25 anni, andriese; Benedetta MERRA, 52 anni, andriese; Donata PEPE, 63 anni, cerignolana; Maurizio PISANI, 50 anni, pavese; Giovanni PORRO, 60 anni, andriese; Fulvio SCHINZARI, 59 anni, di Galatina; Antonio SUMMO, 15 anni, terlizzese; Ludivico Francesco; TEDONE, 17 anni, terlizzese; Gabriele ZINGARO, 25 anni, andriese.
In definitiva le vittime sono 6 di Andria, 2 di Bari, 2 di Terlizzi e 2 di Trani, 3 lombarde (native di Milano, Bergamo e Pavia), una ha origini francesi, e le altre sono di Galatina, Ostuni, Cerignola, Ruvo e Modugno.
Oltre ai 23 morti sinora accertati, sono 51 i feriti: di questi, 27 sono stati dimessi e 24 sono tuttora ricoverati, di cui 8 in prognosi riservata. La maggior parte dei feriti è stata ricoverata all’ospedale di Andria: 25 (11 rimasti in ospedale e 14 ritornati a casa); Ospedale di Barletta: 6 feriti, di cui 4 rimasti in ospedale e 2 rientrati a casa; Ospedale di Bisceglie: 7 feriti, di cui 1 tuttora in ospedale, 3 ritornati a casa e altri 3 trasferiti al Policlinico di Bari e all’ospedale San paolo; Ospedale di Corato: 12 feriti, di cui 2 trasferiti agli ospedali di Molfetta e Terlizzi.
La magistratura lavorerà per individuare le singole responsabilità nella catena di controllo che ha autorizzato il treno a lasciare la stazione di Andria ma indagherà anche sulla sicurezza dei controlli, la questione del raddoppio della linea, la sua messa in sicurezza, l'utilizzo dei fondi europei e i ritardi nell'effettuare i lavori di ammodernamento della linea ferroviaria.
“E' una tragedia - ha detto il sindaco di Andria Nicola Giorgino - di cui ricostruire con scrupolo le cause e spiegare così un evento inimmaginabile che ci ha colpiti come persone prima che come pubblici amministratori. Stiamo facendo e continueremo a fare ogni sforzo per assistere le famiglie delle vittime ed i feriti. Sento anche fortissima l’esigenza di testimoniare il forte spirito di abnegazione dimostrato da quanti sono intervenuti a vario titolo sul luogo del disastro: poliziotti, carabinieri, medici, infermieri, volontari della Croce Rossa e della Misericordia, oltre naturalmente ai nostri uomini della Polizia Urbana”.
Il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli, ha detto di essere “fraternamente vicino alle famiglie delle vittime e dei feriti: La cittadinanza tutta di Corato si stringe intorno familiari e per il mio tramite esprime loro il più sentito cordoglio”.
il professor Francesco Introna, della Medicina legale di Bari, in conferenza stampa. Ha spiegato che “non ci saranno autopsie su tutti i corpi bensì si procederà soltanto con autopsie su un numero molto limitato di salme mentre per le altre sarà effettuata un'''autopsia virtuale'' con le TAC ed altri accertamenti”. Le autopsie -pare solo su tre corpi- saranno concluse oggi consentire di restituire le salme ai familiari venerdì. “Pertanto i funerali si terranno sabato mattina secondo modalità da stabilire'' ha detto Introna.
In questa tragedia c'è anche un aspetto positivo che merita di essere evidenziato: la solidarietà dimostrata dalla popolazione pugliese mediante un afflusso straordinario di gente di tutte l'età nei centri trasfusionali per donare sangue: già nelle prime 24 ore sono state raccolte in Puglia ben oltre 2.800 sacche. Tra i donatori anche una ventina di musulmani. Questa è la Puglia che rende orgogliosi. (Carmelo Molfetta)
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