Familiari di dieci vittime del disastro ferroviario hanno optato per i funerali in forma privata nei propri paesi. Cosa ha detto il vescovo di Andria
Oltre 5.000 persone hanno riempito il Palasport di Andria per partecipare ai funerali delle vittime del disastro ferroviario. Oltre ai familiari hanno assistito al rito religioso celebrato dal vescovo di Andria, Luigi Mansi. il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, il governatore della Puglia Michele Emiliano, numerosi sindaci, il capo della Polizia Franco Gabrielli e il comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi.
Tredici le bare nel palasport andriese. I familiari di dieci vittime hanno invece optato per i funerali in forma privata nei rispettivi paesi. I parenti vengono assistiti da psicologi e volontari.
Mattarella si è fermato per qualche minuto in raccoglimento dinanzi alle bare e ha poi raggiunto i parenti per rivolgere una parola di conforto a ciascuno di loro prima dell'inizio del rito religioso. Mons. Mansi nell'omelia ha detto, tra l'altro, che "le nostre coscienze sono state addormentate da prassi che ci sembrano normali ma non lo sono: quella prassi dell'economia in cui non si pensa alla vita delle persone ma alla convenienza e all'interesse, senza scrupoli e con piccole e grandi inadempienze del proprio dovere. Temiamo che per troppi anni e per tante persone queste terre siano state considerate le periferie dell'Italia, quelle periferie alle quali il nostro Papa Francesco ha fatto tante volte riferimento. ".
Il pm Michele Ruggiero, titolare del filone d'indagine che riguarda l'utilizzo dei fondi europei e il progetto di raddoppio del binario ferroviario nel tratto Andria-Barletta, sta focalizzando l'attenzione anche sul contratto di gestione stipulato tra Regione Puglia e Ferrotramviaria S.p.A. La Guardia di Finanza di Bari ha avuto la delega ad acquisire atti presso Ferrotramviaria, Regione Puglia e "ovunque essi si trovino" sull'erogazione e la gestione dei finanziamenti europei e regionali relativi anche, e quindi non solo, al mancato raddoppio della tratta Corato-Andria dove, come è noto, al km 51 è avvenuto il disastro ferroviario costato la vita a 23 persone e il ferimento di 51. Saranno esaminati con particolare attenzione le proroghe contrattuali, i contratti di servizio tra Regione e azienda, il regolamento di esercizio di Ferrotramviaria e la carta dei servizi aziendale.
Ad indagare sulla tragedia c'è un pool di 5 magistrati composto dal procuratore facente funzioni Francesco Giannella e che oltre al pm Michele Ruggiero si avvale delle specificità investigative di Antonio Savasta, Simona Merra e Marcello Catalano.
Al momento sono indagati dalla Procura di Trani sei persone e una società: i capistazione di Andria e Corato, rispettivamente Vito Piccarreta (colui che ha sbagliato nel fare partire il treno da Andria) e Alessio Porcelli, il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, il direttore di esercizio delle Ferrovie del Nord Barese (Ferrotramviaria), Michele Ronchi, la presidente e legale responsabile di Ferrotramviaria Gloria Pasquini e Nicola Lorizzo, capotreno del regionale 1021 oltre alla stessa società Ferrotramviaria in applicazione della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. I reati ipotizzati sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime. Lorizzo risulta ancora ricoverato al policlinico di Bari. (Carmelo Molfetta)
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