Mortale il proiettile che ha colpito Antonio Di Cataldo alla testa. Il suo corpo è già stato ispezionato dal medico legale
Prima hanno cenato poi lo ha ucciso. L'omicida è il padre che, piangendo, ha confessato il delitto ai carabinieri. E' accaduto a Latiano, in provincia di Brindisi. La vittima è Antonio Di Cataldo, di 33 anni. Suo padre Cosimo gli ha sparato contro tutti i sei proiettili di un revolver al culmine di una lite. All'assassinio ha assistito la madre di Antonio. E' stata proprio lei che ha cercato di calmare il marito ma inutilmente. L'uomo era in preda all'ira scatenata, pare, da una richiesta di denaro.
Il figlio Antonio era rientrato da poco da Roma, dove risiedeva, perché, come ogni anno, voleva trascorrere un periodo estivo con i genitori. Ieri hanno cenato in casa poi a tarda ora c'è stata una discussione diventata man mano sempre più violenta. Antonio ha chiesto soldi a genitori; quanti e per quale motivo al momento lo stanno accertando gli inquirenti. C'è stato l'immediato e categorico rifiuto del padre e il litigio. La donna ha tentato di ridimensionare la lite che invece è diventata furiosa a tal punto che Cosimo è andato a prendere il suo revolver, lo ha caricato, poi è andato incontro al figlio e gli ha sparato. Si è fermato solo quando ha esaurito tutti i proiettili dell'arma. Pare che tre dei sei proiettili abbiano raggiunto il corpo di Antonio, uno è stato mortale perché lo ha colpito alla testa.
A chiedere l'intervento del servizio 118 pare sia stata la donna. Per Antonio, purtroppo, non c'era nulla da fare. Se ne sono accorti subito quando i sanitari sono arrivati in ambulanza all'abitazione di via Francesco Scarafile, nella zona del campo sportivo. Il corpo insanguinato è già stato ispezionato dal medico legale Antonio Carusi che successivamente dovrà effettuare l'autopsia.
Ai carabinieri l'omicida ha ammesso immediatamente l'evidenza del fatto. “Non volevo ucciderlo, era mio figlio” avrebbe detto piangendo ai militari che comunque dopo la confessione lo hanno arrestato per ordine del pm di turno Francesco Carluccio. Ora è in carcere, a Brindisi, ed a breve sarà interrogato dal gip per la convalida dell'arresto. (Cosima Miacola)
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