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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Agguato in un circo per padre e figlio di origini pugliesi. L'omicidio è avvenuto in Marocco

E' morto per difendere il padre in un agguato nel circo di famiglia in Marocco. Ha perso la vita così Alessandro Lauciello, 18 anni, italiano, rampollo di una famiglia di circensi di origine pugliese (Corato), che dal 2014 si era trasferita in Marocco. Il padre, Massimiliano, è rimasto comunque gravemente ferito dalle coltellate inferte pare da un ex dipendente del circo che svolgeva compiti di guardiania. Alessandro si è messo davanti al padre per fargli da scudo dall'aggressore proprio quando questo ha tirato il primo fendente.

Non ci sono solo ragioni economiche sulla scelta che ha portato il circo di Lauciello a trasferirsi in Marocco. Lì vive anche la mamma marocchina di Alessandro, Samira.

Le cattive intenzioni dell'aggressore sono state capite subito non solo da Massimiliano Lauciello (sua madre è di Avetrana, provincia di Taranto) e da suo figlio ma anche da tre dipendenti del circo, tutti di nazionalità portoghese, che proprio nel tentativo di disarmare l'uomo sono rimasti feriti. Fortunatamente, almeno per loro, le ferite non sono gravi.

Il fatto è accaduto a Kenitra, nel Nord del Paese, non lontano dalla capitale Rabat, e la stampa araba ne ha dato ampio risalto alla notizia. 

In piena notte (erano circa le 3) il silenzio è stato squarciato dalle urla di un uomo che pronunciava ossessivamente il nome “Massimiliano”. Quando è uscito dalla roulotte Massimiliano Lauciello ha avuto inizio il litigio e l'aggressione. Sono intervenuti Alessandro e poi i tre dipendenti. La polizia sta svolgendo le indagini e la momento il movente più probabile pare essere quello della vendetta personale, forse per una storia di soldi. La certezza è che l'assassino è stato arrestato dopo essere fuggito e nascosto per oltre 12 ore. La polizia lo ha trovato e ammanettato a Casablanca, nel quartiere di El Hank, a non molta distanza dalla sua abitazione. L'omicida è un marocchino di 28 anni.

Massimiliano, invece, è ora ricoverato in ospedale, a Rabat. La capitale del Marocco molto frequentata d’estate, soprattutto dai marocchini che abitano all’estero e vi fanno ritorno per le ferie. In ospedale ha ricevuto la visita dell’ambasciatore italiano in Marocco, Roberto Natali. Non sa ancora della morte di suo figlio, ma è cosciente. (Rezarta Tahiraj)