Hashish destinato alla provincia di Brindisi. I nomi dei sette arrestati
Un quintale di hashish dal Piemonte a Brindisi. L'ingente traffico di droga è stato scoperto dai carabinieri che questa mattina hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette indagati. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in traffico e detenzione illecita di quantità ingenti di sostanze stupefacenti.
L’operazione antidroga, denominata “Last Travel”, è stata compiuta dai carabinieri della Compagnia di Brindisi e del Nucleo elicotteri di Bari oltre al personale del reparto cinofili di Tito (Potenza) e del Nucleo Investigativo di Torino.
L'inchiesta si sviluppa da gennaio scorso, più precisamente da giorno 16, quando i carabinieri vanno a perquisire l'abitazione di Alessandro Liardi nel quartiere Sant'Elia. Nel doppiofondo di un comodino furono trovati 20 panetti di hascisc da un etto ciascuno, una pistola con due caricatori e 45 proiettili e denaro per 1200 euro.
Il 9 agosto un'auto Fiat Croma tentò a grande velocità di sfuggire ai controlli alla periferia di Brindisi. All'interno i militari trovarono 87 chili di hashish suddivisi in panetti da 500 grammi, oltre a 11 banconote da 50 euro false nascoste nel doppiofondo della carrozzeria. L'autista, Antonio Di Giovanni di 33 anni, di Torino, fu fermato, ma il suo complice riuscì a dileguarsi nelle campagne. Le indagini sono servite a individuare anche lui, Giovanni Cannalire, oltre ad altri presunti complici dell'illecito traffico. Proprio Cannalire sarebbe - secondo gli inquirenti - il "corriere" della droga: era lui che trasportava la sostanza stupefacente da Torino, dove abitava, sino a Brindisi.
Si giunge al 23 agosto, cioè al giorno in cui a Brindisi viene arrestato Orlando Carella, un panettiere con negozio al rione Commenda di Brindisi: è stato trovato in possesso di 2 chili di hascisc e di 2.200 euro. Nella perquisizione domiciliare i carabinieri trovano altri 3 chili di hascisc nascosti in una lavatrice.
I nomi degli indagati: Daniele Camon di 33 anni, Giovanni Cannalire di 57 anni, Orlando Carella di 47 anni, Piero Corsano di 47 anni, Domenico De Leo di 33 anni, Alessandro Liardi di 35 anni e Teodoro Montenegro di 29 anni. Sono ora in carcere Carella, Cannalire, Corsano e De leo. Per Montenegro, Daniele Camon e Liardi il giudice delle indagini preliminari ha concesso gli arresti domiciliari. Rigettata la richiesta del pm di custodia cautelare invece per Orlando Carella, Massimo Corallo e Arcangelo Camon. Al momento dell'arrivo dei carabinieri Daniele Camon è riuscito ad aprirsi una via di fuga sui tetti e a fuggire rendendosi latitante.
I provvedimento restrittivi sono stati emessi dal gip Paola Liaci. Gli interrogatori di garanzia sono già stabiliti per giovedì mattina. La droga, secondo gli investigatori, era destinata allo spaccio nella provincia di Brindisi. (Cosima Miacola)
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