Madre e neonata morte in un garage. Forse un aborto clandestino
Una neonata e la sua giovane mamma sono state trovate morte in un garage a Ceglie Messapica, nel Brindisino. Della donna, una romena di 27 anni, Roxana Micaela Rapasu, non si avevano notizie da venerdì. E' stata trovata in una chiazza di sangue dal proprietario di quel garage trasformato in mini abitazione ed affittato al fratello della vittima. A farla cercare lì dal proprietario pare sia stato proprio suo fratello, tornato in Romania da qualche giorno, e la sorella.
Rapasu accudiva una coppia di anziani del posto: svolgeva il lavoro di badante. Venerdì si è allontanata dalla casa dei due anziani e non vi ha fatto più ritorno. Alle telefonate dei suoi familiari non rispondeva. Il fratello e la sorella dalla Romania pare abbiano telefonato al proprietario del garage per chiedergli di cercarla. Trovando il locale chiuso il proprietario ha chiesto l'intervento dei carabinieri per forzare la serratura ed entrare aiutato dai vigili del fuoco. Oggi il contratto di fitto sarebbe scaduto e l'uomo intendeva anche riprendere possesso di quel locale al civico 6 di via Mameli. Quando sono riusciti ad entrarci hanno visto quella scena macabra della donna insanguinata in mezzo a due letti e il corpo coperto soltanto da una maglietta.
Il feto è stato trovato in un secchio pieno d'acqua situato sotto il lavandino. Il cordone ombelicale risulta essere stato reciso, forse con un coltello. Il proprietario del garage la conosceva anche se i rapporti commerciali erano con il fratello.
In paese Rapasu aveva amicizie romene ma nessuno si sarebbe accorta della sua gravidanza. Neppure in casa degli anziani che accudiva. Lei in Puglia c'è arrivata a 19 anni e già madre. Prima di fare la badante ha lavorato in una pizzeria. In Romania aveva un marito e altri due figli piccoli, uno dei quali era nato in Italia.
L'ipotesi che sembrerebbe più avvalorata è che la donna abbia cercato di partorire di nascosto, forse con l'intento di liberarsi della nascitura, ma che sia stata poi colta da malore anche a causa di un'emorragia. Si esclude, invece, che la donna sia entrata nel garage per farsi aiutare da un'altra persona nel compiere ciò che potrebbe sembrare un aborto clandestino. La porta d'ingresso era chiusa dall'interno all'arrivo dei carabinieri e quindi quando è morta era assolutamente sola con la neonata. Il fatto che il feto sia stato trovato morto in acqua potrebbe fare pensare che la donna abbia voluto intenzionalmente annegare la neonata rendendosi responsabili di infanticidio. Ma non può essere escluso che il feto sia stato espulso già morto dalla puerpera. Ovviamente si tratta soltanto di ipotesi. Le indagini sono in atto. Sul posto si sono recati anche il pm Pierpaolo Montinaro e il medico legale Nico Urso. Quest'ultimo effettuerà l'autopsia mercoledì 2 novembre. Solo allora si potrà sapere qualcosa di più sull'accaduto e in particolare sulle cause del duplice decesso.
Nel frattempo i carabinieri hanno interrogato un uomo albanese che risiede a Grottaglie (Taranto) e che pare essere il compagno della romena. Ascoltate anche una cugina di quest'ultima e alcune connazionali. Nessuno delle donne, neppure le vicine di case, si erano accorte della gravidanza. In caso contrario, forse, Roxana avrebbe potuto ricevere un aiuto o anche solo un consiglio. Invece è morta così: sola e disperata in un garage. (Cosima Miacola)
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