Premier Renzi: su Taranto il Governo farà la sua parte e le polemiche sono strumentali. Emiliano però il 3 novembre sarà a Roma per protestare
Stravagante e strumentale. Così l'ha definita Matteo Renzi la polemica sul mancato stanziamento nelle legge finanziaria dei 50 milioni promessi per potenziare la sanità a Taranto.
"C'è un'assoluta mistificazione della realtà. Siamo pronti a discuterne al Senato. Tutto ciò che serve per Taranto lo faremo, ma trovo la polemica stravagante e strumentale e il sit-in organizzato nel giorno di silenzio elettorale mi sembra lo confermi".
E come se non bastasse a quel sit-in ci sarà anche il governatore della Puglia Michele Emiliamo forse per rimarcare che la cosiddetta tregua, se mai è iniziata, è già finita. Una decisione, quella di Emiliano, annunciata per esprimere personalmente, nel caso sia ricevuto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, la situazione di Taranto e la necessità di impegni inderogabili. "Oggi l'associazione dei genitori tarantini – ha detto Emiliano - mi ha chiesto di organizzare a Roma, sotto palazzo Chigi, sabato prossimo, una riunione silenziosa. Non è una manifestazione. Sarò con loro nella speranza che il presidente del Consiglio ci riceva, ci dia rassicurazioni su molte delle questioni che riguardano Taranto". La richiesta di essere ricevuto da Renzi il governatore pugliese l'aveva più volte espressa in questi mesi e rimarcata anche in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'ultima edizione della Fiera del Levante. Lo ha ripetuto oggi da Taranto dove ha partecipato alla giornata della memoria in ricordo delle vittime del lavoro, del dovere e del volontariato.
Del mancato stanziamento di fondi per la sanità tarantina ha parlato oggi Renzi per ribadire più volte che l'emendamento riguardante questo aspetto è stato dichiarato dal pugliese Francesco Boccia, "presidente della commissione Bilancio inammissibile". E Boccia replica secco: “Renzi disinformato”.
Nel frattempo entra nella bagarre anche il gruppo consiliare del Partito Democratico al consiglio regionale della Puglia che questa mattina aveva chiesto "un intervento diretto del premier Renzi per far chiarezza, rasserenare gli animi e confermare l'impegno del governo verso Taranto "Chiediamo come gruppo Pd - ha spiegato Mazzarano, presidente gruppo consiliare regionale - di accompagnare l'associazione delle mamme e dei bimbi di Taranto a Palazzo Chigi e proponiamo il 3 dicembre come data per l'incontro, per non equivocare sul referendum. Chiediamo a Renzi di ribadire l'impegno che il governo, noi crediamo, voglia onorare. Sicuramente l'errore commesso, una distrazione, potrà essere recuperato nei prossimi passaggi della Legge di Bilancio, ma intanto serve un intervento autorevole del presidente del Consiglio, un suo impegno verso la città e l'intero Paese". Il segretario regionale Lacarra ha aggiunto che "non interessa l'aspetto formale della riproposizione dell'emendamento in Senato, quanto l'aspetto sostanziale di mantenere l'impegno assunto dal governo a lavorare per Taranto, come ha fatto negli ultimi due anni.
Interessa anche - ha aggiunto - fare valutazioni che siano collegate alle effettive esigenze ed un quadro più preciso sarà fatto alla luce delle analisi epidemiologiche in corso.
L'obiettivo - ha concluso Lacarra - è di trovare copertura finanziaria per tutto il personale che potrebbe essere assegnato a Taranto". Di fatto Renzi ha già replicato: l'impegno per Taranto c'è. (R.T.)
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