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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Nascerà in primavera il figlio di Flavia Pennetta e Fabio Fognini

La brindisina Flavia Pennetta è in attesa di un figlio. Lo ha confermato proprio lei su Facebook. Flavia, che è l'unica tennista italiana ad essere riuscita ad entrare nella top ten della classifica mondiale, è ora incinta. E pensare che a settembre del 2015 aveva vinto a New York gli Us Open contro la sua corregionale e amica Roberta Vinci. Lì accadde di tutto: la vittoria, le lacrime di gioia e l'annuncio sconvolgente del ritiro dallo sport agonistico. Qualche mese dopo si è sposata con il tennista Fabio Fognini.

"Basta mi ritiro. Voglio pensare alla mia vita ma non da tennista. Voglio costruire la mia famiglia" aveva spiegato Pennetta a chi voleva tentare di portarla alle Olimpiadi di Rio. Ed infatti in Brasile non c'è andata. Ha preferito il matrimonio (11 giugno), splendido, nell'incantevole Ostuni, la "città bianca" del Brindisino. E ora c'è l'annuncio a conferma che quel suo progetto di famiglia si sta realizzando davvero completamente. La nascita è prevista in primavera, ad aprile. 

Ma già qualche settimana fa, dalle parole di Fognini nelle settimane scorse aveva lasciato capire i bei propositi della coppia coniugale: "Nel 2017 Flavia compirà 35 anni e io 30 - diceva Fabio -. Ci amiamo e siamo maturi. A questo punto, diventare genitori ci piacerebbe eccome".

La coppia ha lasciato da poco Miami, dove Fognini sta ultimando la preparazione in vista della nuova stagione. Per Flavia, invece, niente mare e sole ma un bel letto per smaltire l'influenza.

Flavia per annunciare la lieta notizia non si è limitata solo a Facebook. Sul suo profilo Instagram, infatti, ha scritto: "Di momenti nella nostra vita che ci hanno dato gioia,felicità ed emozione ne abbiamo avuti tantissimi sia in campo che nella vita privata; ma il momento nel quale abbiamo saputo che saremmo diventati genitori è' stato unico. È' con il cuore pieno di gioia che io e Fabio vi annunciamo questa bellissima novità che corona il nostro amore!”.  (Giancarlo Vincitorio)