Emiliano ha chiesto al Cms che siano ascoltati come testimoni 9 magistrati diventanti politici
Emiliano avrebbe violato il divieto per i magistrati di iscriversi ai partiti politici. Con questa accusa si è aperto oggi il processo disciplinare a carico del governatore della Puglia. Processo avviato e subito rinviato come chiesto dal difensore di Emiliano, il procuratore di Torino Armando Spataro, dinanzi alla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. Ne ne riparlerà dopo le primarie del Pd e più precisamente lo slittamento è stato fissato per l'8 maggio.
Emiliano è magistrato in aspettativa da 13 anni. Dal 2007 e sino al maggio del 2016 ha avuto incarichi di vertice del Pd pugliese. Questa era l'accusa iniziale ma la procura generale della Cassazione ha integrato l'incolpazione iniziale contestandogli anche la candidatura alla segreteria nazionale del Pd. Il sostituto Pg della Cassazione, Carmine Sgroi spiega che l’integrazione dell’incolpazione è un atto “a garanzia” del magistrato e che è giusto fare un unico processo perché si tratta della stessa condotta già oggetto di contestazione, visto che la candidatura alla segreteria del Partito democratico “presuppone l’iscrizione al partito”, che ai magistrati non è consentita.
Emiliano ritiene che in passato molti suoi colleghi abbiamo compiuto analoga scelta in favore della politica. Proprio per rafforzare questa tesi la difesa ha chiesto che siano chiamati a testimoniare 9 magistrati, tra i quali Anna Finocchiaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento. Nell'elenco anche i sottosegretari Cosimo Ferri e Domenico Manzione, quattro parlamentari (la presidente della commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti, Felice Casson, Doris Lo Moro e Stefano Dambruoso), l’eurodeputata Caterina Chinnici e l’assessore della Regione Sicilia Vania Contrafatto. Istanza che è stata respinta.
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