Magistratura sequestra ad Otranto struttura turistica con marchio di Flavio Briatore: bloccate 60 assunzioni.
E' stato sequestrato questa mattina sul litorale di Otranto lo stabilimento balneare Twiga Beach Club di Flavio Briatore. La struttura, in fase di ultimazione, sarebbe stata pronta per inizio della stagione estiva ma carabinieri forestali, carabinieri della sezione di Pg della Procura di Lecce e polizia provinciale hanno posto i sigilli così come disposto dal provvedimento di sequestro firmato dal sostituto procuratore di Lecce Antonio Negro. L'ipotesi di reato è di abusivismo edilizio.
E' un sequestro preventivo deciso dall'Autorità giudiziaria che intende accertare se nell'esecuzione dei lavori siano state compiute delle irregolarità o delle variazioni rispetto a quanto autorizzato dal Comune.
Va chiarito che Briatore non è indagato e la sua società ha tranciato di netto ora i rapporti con l'impresa costruttrice. Gli indagati sono invece Raffaele (detto Mimmo) De Santis, rappresentante legale della società 'Cerra srl', e l’ingegnere progettista responsabile dei lavori, Pierpaolo Cariddi. Quest'ultimo è fratello del sindaco uscente di Otranto Luciano Cariddi. Pierpaolo Cariddi è in lizza alle prossime elezioni amministrative come candidato sindaco a Otranto per una lista civica. Va chiarito inoltre che il provvedimento di sequestro prevede la facoltà d’uso limitata all'attività necessaria per la manutenzione del verde.
I soldi spesi sino ad oggi per quella struttura sono circa due milioni di euro. De Santis chiarisce che prima di iniziare i lavori la sua società “ha seguito un complesso iter burocratico-amministrativo all’esito del quale ha legittimamente ottenuto una concessione edilizia corredata da ben 11 pareri favorevoli da parte di tutte le pubbliche amministrazioni coinvolte nel procedimento amministrativo”.
Nel frattempo è stato sospeso l’unico legame che legava le due società, Cerra S.r.l. E Billionaire Lifestyle S.a.r. l., proprietaria del marchio TWIGA, cioè il contratto di licenza del marchio Twiga. Questo – fanno sapere gli interessati - al fine di tutelare il buon nome Twiga e quello del suo fondatore, il signor Flavio Briatore, che sono del tutto estranei agli accertamenti in corso.
Da questa vicenda ci sono ripercussioni anche sul piano occupazionale: Cerra S.r.l., “sospende, sino all’esito della valutazione tecnico giuridica in corso, i sessanta pre-contratti di lavoro stipulati con il personale selezionato, nonché le attività delle aziende e dei fornitori coinvolti nella realizzazione del progetto”. (Cosima Miacola)
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