Le proposte di Acrep e Ordine dei Medici sulle vaccinazioni obbligatorie dopo le confusioni create dalla politica
"Invito la politica a rispettare il dettato costituzionale e ad accettare quanto è stato dimostrato con evidenza scientifica sui vaccini per evitare di prestare il fianco a chi con ingiustificato scetticismo alimenta confusione e paura nei cittadini". Lo dichiara Filippo Anelli, presidente dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Bari (Omceo) facendo riferimento alle roventi polemiche politiche dopo che il governatore della Puglia, Michele Emiliano, aveva criticato la legge sull'ampliamento dei vaccini resi obbligatori in età scolare.
"Non comprendo come in nome di una libertà individuale illimitata e non motivata si possa consentire a qualcuno di mettere in pericolo la collettività - afferma Anelli - e in particolare si possa minacciare la salute dei soggetti più fragili, quelli che la nostra società dovrebbe maggiormente tutelare, perché sulla difesa dei più deboli si misura la nostra civiltà". La conclusione, a parere di chi rappresenta l'Ordine dei Medici è che adesso “la politica faccia un passo indietro nel rispetto delle prerogative della scienza". Va ricordato che i vaccini rappresentano una delle più grandi vittorie sulle malattie e sono tra i presidi più efficaci mai resi disponibili per l'uomo.
Pieno sostegno alla nuova legge sulle vaccinazioni obbligatorie è stato espresso da un altro medico, Giuseppe Porro, presidente di Sanità Italia dell'associazione Acrep (Association for Citizens Rights and Environmental Protection), che però, con documentazione scritta inviata alle ministre Lorenzin (Salute) e Fedeli (Istruzione) ha chiesto delle modifiche sulle procedure. Sostanzialmente Acrep ha proposto di abolire del tutto l'autocertificazione che il genitore deve produrre per iscrivere il figlio a scuola sino a 16 anni.
Cosa cambierebbe se fosse accettata la proposta ACREP. Allo stato attuale l’Asl effettuerebbe accertamenti solo su coloro che spontaneamente dichiarerebbero di non aver vaccinato i propri figl. La proposta inviata da Porro alle ministre Lorenzin e Fedeli farebbe in modo che le Asl obbligatoriamente facciano verifiche dello stato vaccinale su tutti coloro che sono in età scolare da 0 a 16 anni utilizzando gli elenchi aggiornati prodotti per tale procedure dai dirigenti scolastici. In questo modo ci sarebbero più garanzie vere per tutti, rispetto alla fievole fiducia riscontrabile, invece, dalla semplice autocertificazione.
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