All'uscita dalla caserma dei carabinieri il fidanzato assassino di Noemi Durini ha rischiato il linciaggio
Il fidanzato assassino di Noemi Durini ha rischiato il linciaggio all'uscita dalla caserma dei carabinieri dopo la confessione shock dell'omicidio. La gente attendeva di vederlo in faccia per esprimergli tutta la rabbia e il dolore per la perdita di Noemi, la 16enne di Specchia (Lecce) il cui corpo è stato trovato senza vita sotto delle pietre di un muretto a secco nelle campagne di Castrignano del Capo (Lecce), in località San Giuseppe. Qualcuno nella folla adunata sino a mezzanotte davanti alla caserma di Specchia gli urla "vogliamo vederti morto". L'assassino esce accompagnato da due carabinieri: con la complicità dei suoi baffi sfoggia addirittura un ghigno sarcastico. Una tuta in cotone con delle scritte in inglese e il copricapo alzato in testa. Alza mano destra e l'apre per salutare. Un gesto che sa di beffa. Come se fosse un divo e la gente fuori dei fans. La realtà è che lui è un assassino reo confesso e la gente era lì a chiedere giustizia e a gridargli la rabbia per aver cancellato una vita umana.
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