Perché la Cassazione non ha concesso sconti di pena a Sabrina Misseri per l'omicidio di Sarah Scazzi
In duecento pagine la Corte di Cassazione ha spiegato perchè Sabrina Misseri non merita alcuno sconto di pena per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi compiuto nell'agosto 2010 ad Avetrana, in pprovincia di Taranto. Oggi sono state depositate le motivazioni della suprema Corte a quanto deciso con l'udienza del 21 febbraio scorso. Per la Cassazioone Sabrina Misseri non merita la concessione delle attenuanti generiche richieste dai suoi difensori. Lo sconto di pena è stato negato dalla Cassazione anche per sua madre, Cosima Serrano, dato che, essendo una adulta matura, invece di intervenire a placare "l'aspro contrasto sorto" tra Sabina e Sarah, "si era resa direttamente protagonista del sequestro della giovane nipote partecipando, poi, materialmente alla fase commissiva del delitto".
Perchè Sabrina Misseri non merita sconti di pena? Per la "fredda pianificazione d'una strategia finalizzata, attraverso comportamenti spregiudicati, obliqui e fuorvianti, al conseguimento dell'impunità" e per le "modalità commissive del delitto" - è scritto nelle motivazioni.
A Sabrina Misseri la suprema Corte attribuisce comportamenti e strategie finalizzate a strumentalizzare i media e deviare le investigazioni come "astuto e freddo motore propulsivo" verso "piste fasulle". E anche sua madre Cosima, aveva messo in atto - è scritto nelle motivazioni - "una serie di depistaggi per conseguire l'impunità per sé e sua figlia Sabrina".
L'allora quindicenne Sarah Scazzi venne strangolata da Sabrina e Cosima - ribadisce la Cassazione - in "concorso sinergico" tra le due: Sabrina ponendo "in essere la specifica azione di soffocamento da dietro della vittima" e Cosima Serrano inibendole "ogni tentativo di difendersi e ogni chance di fuga".
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