Nicola Serinelli, sindaco di Torchiarolo, e il suo vicesindaco pronti a ripondere a tutto nell'interrogatorio dinanzi al pm
Da 27 sarebbero ora diventati addirittura 86 gli indagati dell'inchiesta giudiziaria Hydra che ha portato all'arresto di ben 12 persone tra cui anche due sindaci e due vicesindaci pugliesi per presunte corruzioni nell'ambito della gestione dei rifiuti. Tra gli indagati in stato di libertà ci sono anche Giovanni Del Coco (ex sindaco di Torchiarolo), 68 anni, di Torchiarolo; Laura Alexandra Madras, 28 anni di Beius (Romania); Pietro Tamborrino, di Carovigno, 48 anni; Giovanna Leo, di Carovigno, 44 anni; Pasqua Tamborrino, 57 anni, di Carovigno; Carmelina Leo, 42 anni di Carovigno; Giovanni Maiorano, 36 anni di Torchiarolo; Antonio Milito, di Torchiarolo, 56 anni; Orsola D’Agostino, di Pescara, 54 anni; Erika D’Ettorre, 36 anni di Spoltore (Pescara); Carmelita Marraffa, 33 anni, di Carovigno; Clementin a Sbano, 57 anni di Carovigno; Pasquale Giovane di Villa Castelli, 70 anni.
Il sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli, e il suo vice sindaco, Maurizio Nicolardi, che sono agli arresti domiciliani, hanno già fatto sapere al proprio avvocato di fiducia, Carmelo Molfetta, che vogliono rispondere a tutte le domande del pm nell'interrogatorio di garanzia previsto per giovedì al fine di fare emergere da subito la propria innocenza nell'esposizione dei fatti. Entrambi hanno detto all'avv. Molfetta di poter spiegare di non aver ricevuto alcuna tangente. Dalle indagini sarebbe emerso un finanziamento illecito ai partiti che per la lista del sindaco di Torchiarolo sarebbe stata di tremila euro e cinquemila euro invece per il sindaco di Villa Castelli.
Sul piano politico, proprio perchè Serinelli e Nicolardi si ritengono innocenti, non intendono rassegnare le dimissioni dal ruolo guida dell'Amministrazione comunale. Stessa posizione è stata espressa anche dal sindaco di Villa Castelli, Vitantonio Caliandro, al proprio difensore: l'avvocato Roberto Palmisano. Va detto però che già ieri il prefetto di Brindisi ha firmato il decreto di sospensione delle loro cariche. A Torchiarolo dove non è in carica neppure il vicesindaco la guida dell'Amministrazione comunale, per il periodo di sospensione, è passata al consigliere anziano, Anna Paola Greco, la quale ribiasce però piena fiducia nei due indagati: "confermiamo quella piena fiducia già data all'inzio del mandato elettorale".
A Villa Castelli, invece, è il vicesindaco Pietro Franco ora a guidare l'Amministrazione comunale. Proprio a Villa Castelli tutti i consiglieri della coalizione di maggioranza hanno sottoscritto un documento pubblico in cui si dicono “increduli e scossi dal provvedimento emesso nei confronti del sindaco Vitantonio Caliandro. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti e auspichiamo una celere risoluzione delle indagini, certi che il sindaco possa fare chiarezza e dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati”. Il documento è concluso dai sentimenti di vicinanza alla famiglia del politico arrestato: “Umanamente siamo vicini alla sua persona e alla sua famiglia, drammaticamente coinvolta negli eventi”. Infine l'aspetto politico: “Manifestiamo la piena convinzione a voler lavorare al fine di garantire continuità amministrativa per il bene e l’interesse della comunità di Villa Castelli”.
- Dettagli