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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Abusi sessuali compiuti in un bango pubblico

Pornografia minorile ed estorsione, violenza sessuale, sequestro di persona e rapina. Di questo sono accusati due baby bulli pugliesi. La vittima delle loro perversioni è un ragazzino di 15 anni. Il fatto è accaduto in un bagno pubblico di Nardò (Lecce). I baby bulli hanno 17 e 15 anni. Essendo in due sono riusciti agevolmente a costringere la loro vittima a eseguire i loro ordini. Prima lo hanno fatto spogliare e poi lo hanno costretto a scene di autoerotismo. Alcuni momenti sono stati firmati e il video è stato inviato a conoscenti mediante whatsapp.

Per convincere la vittima i due lo hanno colpito con calci e pugni. I tre protagonisti della squallida vicenda sono residenti a Nardò e frequentano la stessa scuola. I due bulli, oltre a tenerlo sotto sequestro nel bagno pubblico, lo hanno privato del giubbotto e delle scarpe. "Per riaverli devi portare 20 euro" gli avrebbero detto. Insomma, si sono resi conplevoli, in aggiunta agli altri reati, anche di rapina ed estorsione.

Del video sono stati informati i genitori da un conoscenze della vittima. E' stato a questo punto che proprio i genitori si sono recati dai carabinieri e in caserma hanno presentato la denuncia. L'episodio risale al 21 novembre scorso. Questa mattina, invece, i carabinieri hanno arrestato i due bulli su disposizione del Gip del Tribunale di Lecce, Aristodemo Ingusci, su rischiesta del pm Imerio Tramis. Una misura applicata per l'urgenza dovuta al rischio di una nuova aggressione. Uno dei due denunciati infatti aveva nei giorni scorsi telefonato alla vittima gridandogli di ritirare la denuncia: "o ritiri la denuncia o ti picchio a sangue". (R.T.)