Chiuse indagini magistratura per lo scontro di due treni che causò 23 morti e 51 feriti
Complessivamente sono 19 gli indagati per il distrastro ferroriario che lo scorso anno ha causato 23 morti e 51 feriti nel tratto fra Andria e Corato, in Puglia. La Procura di Trani ha ufficialmente chiuso le indagini e tra gli indagati risultano esserci 28 persone e una società, la Ferrotramviaria che gestisce la rete ferroriaria in alcuni comuni del Nord Barese. Lo scontro è avvenuto il 12 luglio 2016 a causa, secondo quanto accertato dai magistrati, di un errore di comunicazione tra le due stazioni. Comunicazione avvenuta a voce mediante telefono tra i due capistazione. Dalla stazione di Andria fu dato “disco verde” alla partenza del treno senza aspettare l'arrivo del convoglio proveniente da Corato.
A indagare sono stati il procuratore di Trani, Antonino Di Maio e i sostituti Michele Ruggiero, Alessandro Donato Pesce e Marcello Catalano. Agli indagati, a vario titolo, vengono contestati i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
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