Il governatore della Banca d'Italia Visco commenta la situazione della Banca Popolare di Bari
Il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, afferma che nella vicenda della Banca Popolare di Bari l'organo di Vigilanza ha svolto il suo compito e lo ha fatto bene. Lo si capisce dalle risposte che ha fornito in una lunga intervista che sarà domani publicata sul Corriere della Sera. Anche su BpB – dice Visco - “abbiamo fatto il nostro dovere e vigilato rispettando le regole". “Il compito di vigilare lo abbiamo svolto" e "siamo pronti a rispondere in tutte le sedi".
A parere di Visco “la vigilanza sulle banche ha svolto il suo compito, con il massimo impegno”. Un'azione che il governatore della Banca d'Italia giudica esplicitamente positivo.
Visco spiega nell'intervista che “la scelta di porre in amministrazione straordinaria è un atto possibile in termini di legge solo dopo aver rilevato gravi perdite o carenze nei sistemi di governo societario. Ma la vigilanza non può intervenire nella conduzione della banca, che spetta agli amministratori scelti dagli azionisti".
Nel frattempo un altro quotidiano prestigioso – La Repubblica – fa sapere che l’ex presidente della Banca popolare di Bari, Marco Jacobini, poco prima del commissariamento dell’istituto di credito, tra giovedì 12 e venerdì 13 dicembre, sarebbe riuscito a fare uscire dal suo libretto di deposito cinque milioni e 556mila euro per trasferirli a sei diversi destinatari: quattro persone fisiche e due società, attraverso Banca Sella. Inoltre il 12 dicembre, alla vigilia del commissariamento della Banca Popolare di Bari, anche Gianluca Jacobini, ex condirettore generale dell'istituto di credito barese e figlio di Marco Jacobini, avrebbe trasferito una somma complessiva pari a 180mila euro dal suo conto della BpB ad uno co-intestato a sé e alla moglie presso Banca Sella pare utilizzando assegni circolari.
Questi spostamenti di denaro sono stati già segnalati agli organi competenti come operazioni sospette per riciclaggio. Operazioni che sono all'attenzione ora della Banca d’Italia, la Guardia di finanza e della Procura di Bari. L'inchiesta giudiziaria è in pieno svolgimento. (R.T.)
- Dettagli