Assassinato a colpi di pistola Roberto D'Angelo mentre era alla guida della sua autovettura
E' stato ucciso con tre proiettili di pistola Roberto D'Angelo, un commerciante di 53 anni. L'omicida era su una moto quando ha sparato. La vittima era invece alla guida di una Fiat 500. L'agguato di tipo mafioso è stato compiuto in viale Candelaro, a Foggia. D'Angelo è stato ferito mortalmente da proiettili che lo hanno colpito all'orecchio, alla spalla e alla gola. Un agguato di tipo mafioso ma va chiarito che la vittima è un commerciante di auto e agli inquirenti risulta estraneo a contesti mafiosi locali. Aveva soltanto piccoli precedenti per truffa e reati contro il patrimonio compiuti da giovane. Controllando nel suo passato va aggiunto che anche suo padre, Vincenzo soprannominato "scipione" fu ammazzato. L'omicidio fu compiuto nelle vicinanze dello stadio comunale di Foggia negli anni Settanta.
Nel passato di D'Angelo c'è anche un'aggressione subita il 5 settembre 2016, quando cinque malviventi lo pestarono a sangue per cercare di estorcere 80mila euro a suo nipote Vincenzo che era titolare di un autoparco. Gli aggressori furono tutti arrestati. In manette finirono Rodolfo Bruno, Alessandro Aprile, Antonio Salvatore, Chrisian Malavolta e Luigi Di Gennaro. A compimento dell'aggressione fu ucciso a pistolettate anche un cane da guardia dell'autoparco. Un episodio che gli inquirenti escludono, al momento, possa essere collegato all'assassinio di D'Angelo.
Ludovico Vaccaro, procuratore capo di Foggia però aggiunge che "al momento non viene esclusa alcuna ipotesi investigativa. Stiamo conducendo accertamenti tecnici come l'acquisizione dei tabulati telefonici e dei filmati delle telecamere di sicurezza". (R.T.)
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