Giancarlo Vincitorio: già inviata nota di protesta in difesa dell’onore degli italiani in Argentina
Dalla Puglia partono le critiche più forti al ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Giancarlo Vincitorio, in rappresentanza di Vox Italia, evidenzia il “colpevole silenzio del ministro Di Maio” dopo gli insulti che la vicepresidente dell’Argentina, Cristina Wilhelm Kirchner, ha rivolto agli Italiani definendoli tutti mafiosi durante la presentazione di un suo libro a Cuba. Il ministro Di Maio ha colpevolmente ignorato l’episodio e di conseguenza altrettanto ha fatto l’ambasciatore italiano in Argentina.
Secondo le sorprendenti dichiarazioni della signora Kirchner gli italiani sarebbero mafiosi per genetica. Ci sarebbe, in altre parole, un elemento di mafiosità che si trasmetterebbe geneticamente di generazione in generazione, per discenza, a causa dell’origine etnica nel caso degli italiani. Lo hanno scritto numerose agenzie di stampa e giornali italiani e argentini. In realta' Kirchner avrebbe detto, riferendosi al suo avversario politico Macri' che usa metodi mafiosi facendo capire che e' cosi' perche' suo nonno di origini calabresi lo sarebbe stato. Al di la' della lettura delle singole parole il senso che ne viene fuori dal ragionamento della Kirchner e' che c'e' un elemento caratteriale e comportamentale trasmissibile geneticamente e che quindi caratterizza popoli ed etnie. La reazione di Vincitorio non si e' fatta attendere.
“All’incapacità palesemente dimostrata, anche in questa circostanza, dal ministro Di Maio di difendere gli interessi degli italiani, riteniamo giusto – afferma Vincitorio - intervenire facendo ricordare al ministro e al suo fidato ambasciatore che sono stati proprio gli italiani, con il sudore di tanto onesto lavoro, a fare grande l’Argentina e la sua Storia. A Di Maio suggeriamo di meditare sulle necessarie dimissioni e nel frattempo di citare alla signora Kirchner i nomi di almeno due argentini, Manuel Belgrano,economista e generale , e Arturo Illia, compianto Presidente dell’Argentina, entrambi di origini italiane”.
Vincitorio conclude con una cifra: “in Argentina vivono oltre 900mila tra italiani e discendenti di italiani. Il loro onore va difeso come indissolutilmente appartenente alla nostra Patria. Una nota di protesta a mia firma, per quanto purtroppo accaduto, è stata già inviata sia al ministro Di Maio che all’ambasciatore Giuseppe Manzo esortandoli ad urgenti azioni riparatorie.”.
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