Scandalo ferrovie Sud Est sull'acquisto di carrozze
Sono cinque gli indagati nel fascicolo che il pm Isabella Ginefra sta ormai concludendo in merito all'acquisto di carrozze usate da parte delle Ferrovie Sud-Est. Quest'ultime risultano aver comprato 25 le carrozze per circa 37mila euro l’una ma poi le rivendono alla società Varsa di Varsavia per 280mila euro ciascuna. Le carrozze vengono ristrutturate nella fabbrica croata Gredelj e poi vengono rivendute da Varsa a ferrovie Sud-Est a 900mila euro l’una. Tra gli indagati: Nicola Alfonso, ex direttore generale delle Sud-Est; Luigi Fiorillo, amministratore delle Sud Est; Marco Mazzocchi, rappresentante della società Varsa); Giuseppe Fiaccadori, che ha reperito in Germania le 25 carrozze Silberling dismesse dalle ferrovie tedesche; Carlo Beltramelli.
Il caso delle Ferrovie Sud Est continua a tenere banco sulle cronache ma anche nel dibattito politico. "Nei giorni caldi dello scandalo, richiesi alla Giunta regionale - fa sapere il consigliere regionale di Forza Italia Nino Marmo che è anche vice presidente del Consiglio regionale - di istituire una Commissione di inchiesta per verificare i fatti emersi e le eventuali responsabilità politiche ed amministrative. Non riesco a capire perché, ma ad oggi, nessuno ha ritenuto di darmi una risposta a riguardo. Un’iniziativa doverosa per andare fino in fondo alla vicenda –prosegue- ed offrirebbe ai cittadini la verità su come vengono spesi (o sperperati?) i loro soldi e quelli dell’Unione europea (a cui, guarda caso, rischiamo di doverli restituire). A questo proposito, l’assessore Giannini ha risposto celermente alla interrogazione del mio gruppo consiliare, confermando la partecipazione economica della Regione all’acquisto dei mezzi in virtù dell’Accordo di Programma del 6/08/2002 tra la Regione e le società ferroviarie. L’accordo prevede l’erogazione di un primo acconto del 20% in sede di approvazione del progetto, gli ulteriori acconti sino alla concorrenza dell’80% sulla base di apposita istanza corredata dalla documentazione giustificativa delle spese. Ciò conferma la consistente partecipazione economica della Regione sia per l'acquisto delle carrozze che dei nuovi treni. L’assessore ci ha fornito un quadro complessivo della questione, ma sono ancora troppi i punti da approfondire (innanzitutto, il costo di queste carrozze, appunto, d’oro…)”.
"Per questo –conclude Marmo- rivolgo, ancora una volta, l’invito ad uscire dal silenzio e agire, istituendo la Commissione e cominciando a fare sul serio per tutelare i cittadini ed i loro soldi”.
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