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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

A Trani arrestati sindaco, consiglieri e funzionari comunali

Sindaco, altri amministratori e dipendenti comunali arrestati a Trani. La cittadina pugliese è sconvolta dopo le dichiarazioni del procuratore capo Carlo Maria Capristo che, in conferenza stampa, ha svelato come in Municipio fosse operativa un'associazione per delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. 

E' per questo che sono stati arrestati il sindaco Luigi Nicola Riserbato e altre cinque persone. Al sindaco e ad un funzionario comunale, Edoardo Savoiardo, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Gli altri quattro arrestati sono invece ora in carcere. Ecco chi sono: l’ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio (Fi), il consigliere comunale Nicola Damascelli (movimento Schittulli), l’ex consigliere Maurizio Musci (Fi) e l’ex amministratore unico dell’Amiu, Antonello Ruggiero.

Tra i reati contestati anche la concussione per le richieste di assunzioni fatte all’Amiu, azienda che gestisce i rifiuti solidi urbani e speciali assimilati, per consentire ai politici di aver consenso elettorale.

A questi arresti si arriva a conclusione di un'indagine iniziata nel settembre 2013 per accertare movente e responsabilità di un incendio ad un capannone industriale di proprietà della famiglia Damascelli, cioè quella del consigliere comunale arrestato. Le indagini dimostrarono che quell'incendio in qualche modo era una ritorsione per l'aggiudicazione di un appalto di oltre due milioni di euro in merito alla vigilanza di immobili comunali. 

il sindaco ora viene di fatto sospeso dalle sue funzioni e i poteri passano al vicesindaco, Guseppe De Simone, con responsabilità delle deleghe assessorili per politiche ambientali, igiene pubblica, verde pubblico, politiche energetiche, terzo settore, politiche della terza età e per l’infanzia.

L’ordinanza di custodia cautelare, disposta dal gip del Tribunale di Trani, Francesco Messina, su richiesta del pm inquirente Michele Ruggiero, è stata eseguita all'alba dalla Digos.

Il procuratore della Repubblica di Trani, Carlo Maria Capristo, ha dichiarato che questi arresti "costituiscono una prima e urgente risposta ad un diffuso e insidioso sistema di condizionamenti e interferenze illeciti nella gestione di appalti e, più in generale, della cosa pubblica nel Comune di Trani". In sostanza, gli arrestati avevano dato vita ad "comitato politico affaristico che comandava in città". (Carmelo Molfetta)