Norman Atlantic: finalmente spenti focolai incendi. Ispezioni nel garage
Spenti, finalmente. Non ci sono più focolai d'incendio a bordo del traghetto Norman Atlantic attraccato nel porto di Brindisi. I vigili del fuoco, dopo aver praticato due feritoie sulla fiancata della nave, sono riusciti ad entrare nella nave e ad aprire il portellone d'accesso situato sulla fiancata sinistra, quello utilizzato, per intenderci, dal pilota del porto per salire a bordo prima che il traghetto entri in porto. L'apertura ha consentito il ricambio d'aria. Il sopralluogo è servito per accertare un elemento positivo: il repentino abbassamento della temperatura sul ponte 3 (ora a 21 gradi) che nei giorni addietro era addirittura ad oltre 180 gradi e faceva temere rischi per la notevole quantità di carburante a bordo (1.200 tonnellate). Con il varco aperto dai vigili del fuoco si potrà ora accedere al ponte 2.
Non si procederà, come ipotizzato nei giorni scorsi, a "sparare" all'interno con un "cannone d'acqua" liquido nebulizzato per spegnere residui focolai d'incendio. Non c'è più alcuna necessità. E' invece utile, e si sta programmando tale utilizzo, l'impiego di un estrattore meccanico di fumi perché alcuni ambienti sono ancora saturi di fuligine.
Intanto prosegue l'attività investigativa. Ieri è andato in Albania il pm barese Ettore Cardinali che con il suo collega Federico Perrone Capano coordina le indagini. A Tirana Cardinali, accompagnato da uomini della Capitaneria di Porto di Bari, ha incontrato il procuratore generale della Repubblica d’Albania Adriatik Lalla e la pm Rovena Gashi, oltre al capo della polizia e al nostro ambasciatore in Albania. Tra gli obiettivi anche l’organizzazione del trasporto dell’unica scialuppa di salvataggio arenata sulla costa albanese, nei pressi di Fieri, dopo il naufragio della Norman Atlantic.
Con l’Albania l'autorità giudiziaria italiana ha attivato due rogatorie internazionali: una per il trasporto in Italia del relitto e l’altra per l’acquisizione di materiale utile all’indagine. Una terza rogatoria è invece stata avviata con la Grecia per le notifiche degli atti per gli accertamenti tecnici irripetibili.
L'attenzione di tutti però, adesso, è rivolta alle ispezioni che potranno essere effettuate accedendo al garage del traghetto, cioè nell'area dove si è sprigionato il terribile incendio la mattina del 28 dicembre, e dove, purtroppo, si teme ci possano essere numerosi corpi carbonizzati: quelli di alcuni passeggeri dispersi e di eventuali clandestini. (Giancarlo Vincitorio)
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