Relitto Norman Atlantic spostato da Brindisi a Bari dopo scoperta di altri due cadaveri
Da Brindisi è arrivato a Bari per il suo ultimo viaggio il traghetto Norman Atlantic distrutto dall'incendio divampato il 28 dicembre al largo delle coste albanesi. Poche ore prima di partire dal molo di Costa Morena del porto brindisino, ieri è stato trovato a bordo un altro cadavere carbonizzato. Anche in questo caso, come per il ritrovamento del 3 febbraio, si tratta di un uomo. Nel caso precedente il cadavere era al ponte 4, in un tir di una ditta che commercializzava marmi. Ieri, invece, la macabra scoperta è avvenuta al ponte 3. L'uomo era prono sul pavimento. Salgono così a 11 le vittime accertate del naufragio del Norman Atlantic.
Dopo aver viaggiato per 15 ore da Brindisi, il relitto è ora ormeggiato al molo 12 del porto barese, sul lato opposto al terminal crociere. Il traghetto è arrivato a Bari trainato dal rimorchiatore Tenax dell'impresa Fratelli Barretta di Brindisi ed accompagnato da una motovedetta della Guardia Costiera a bordo del quale, per un breve tratto, è salito anche il pm Ettore Cardinali che insieme al collega Federico Perrone Capano coordina le indagini sul naufragio.
A Brindisi quel relitto non lo volevano per una serie di motivi non ultimo l'operatività del porto in considerazione degli spazi necessari alla movimentazione delle navi crociera. A Bari, dove le navi crociere fanno tappa più frequentemente, lo hanno accettato ma specificando che non potrà restarci a lungo ma il tempo strettamente necessario alla conclusione delle indagini. Lo ha detto senza lasciare dubbi il presidente dell'Autorità portuale Francesco Mariani. "Speriamo che non sia lunga la permanenza nel porto – ha dichiarato Mariani – e che tutto si possa risolvere in tempi abbastanza celeri perché la nostra disponibilità è stata totale ma certo questo ci provocherà qualche problema operativo che penso supereremo applicando una flessibilità dentro il porto con la disponibilità di tutte le istituzioni a cominciare da guardia di finanza, polizia, capitaneria, dogana e soprattutto da parte degli operatori. Dovremo lavorare molto sulle banchine per la stagione, per cercare di risolvere i problemi operativi".
A rassicurare Mariani e tutti i baresi, sia pure indirettamente, sono le dichiarazioni del procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, che è andato sul molto di attracco del relitto.
"Le operazioni di attracco – ha affermato Volpe - sono andate secondo le previsioni. Confidiamo di non impegnare questo molo per oltre un mese e mezzo. Ringraziamo l’autorità portuale e la città di Bari – ha concluso Volpe – che ci ha consentito questa sistemazione perché a Brindisi era impossibile eseguire le operazioni necessarie. Va dato merito a tutti coloro che fino ad ora si sono occupati delle prime operazioni anche all’interno del relitto, la Capitaneria di Porto di Brindisi e i Vigili del Fuoco di Brindisi, sempre coordinati dalla Capitaneria di Porto di Bari". (Paola Guadalupi)
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