Si vuole privare il Nord Salento dell'unico centro analisi pubblico
“Sui laboratori di analisi, che svolgono un servizio essenziale per le diagnosi nel 70% dei casi, emerge la costante volontà di ridurne la portata sul territorio salentino. Così la Regione, con la delibera n.1048 del 19/05/2015, intende trasformare il laboratorio di Campi Salentina in mero centro prelievi e, seppur adempiendo a quanto stabilito dal governo nazionale, non considera l’eccezionale bacino d’utenza servito di quasi 100 mila persone”. Lo dichiara il presidente del Gruppo di Forza Italia, Andrea Caroppo, che ha depositato un’interrogazione diretta all’assessore regionale alla Sanità, ovvero Michele Emiliano.
“Nel provvedimento di riordino della rete ospedaliera – prosegue - la Giunta adotta una scelta poco comprensibile: da un lato, infatti, stabilisce l’aumento dei posti letto nella stessa struttura sanitaria, introduce il day service per la diabetologia e ipertensione e un punto di primo intervento h12 e l’aumento dei posti rene del servizio dialisi. Dall’altro, però, spunta il ridimensionamento del laboratorio analisi, che inciderebbe sensibilmente sulla qualità delle prestazioni e la tempestività nell’elaborazione dei risultati, fondamentale per giungere prontamente ad una diagnosi e attuare i necessari trattamenti terapeutici. Se il laboratorio divenisse solo un centro prelievi, tutto il Nord Salento di fatto resterebbe privo di un centro di analisi pubblico. Senza considerare, inoltre, l’ulteriore congestione del laboratorio di Patologia Medica del Vito Fazzi di Lecce, che da solo dovrebbe coprire l’intero territorio. Un pregiudizio che l’utenza non può assolutamente patire, specie considerando i tempi: in caso di urgenza, per esempio, si dovrebbe attendere non solo per quanto necessario per il test, ma anche per il trasferimento dei materiali biologici al Fazzi”.
“Per questo – conclude Caroppo - chiedo al presidente Emiliano di tener conto della peculiarità del centro di Campi e della sua importanza per tutto il Salento che non può subire una vera e propria rarefazione dei servizi”.
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