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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Ospedale della Murgia costato 10 volte la spesa prevista: M5s interroga Emiliano

Una interrogazione, diretta al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano con delega alla Sanità ed al Direttore Generale dell’ASL Bari per “conoscere quanto sia costato alla comunità nei primi 18 mesi di attività un ospedale come quello della Murgia inaugurato l’anno scorso dopo 17 anni di attesa e costato oltre dieci volte rispetto a quanto inizialmente previsto” è stata presentata dal Consigliere regionale del  M5S, Mario Conca “per dare voce ad una lettera sottoscritta da un gruppo di cittadini della Murgia che intendono farsi un’idea su quella che è la sanità murgiana e i suoi costi”.
“Il nosocomio murgiano conta, ad oggi, 850 dipendenti ed una media di 60-70 ricoverati su 170 posti totali disponibili e 207 previsti a regime. Tuttavia - prosegue Conca - questo ospedale non riesce a dare risposte ad un territorio di oltre 200.000 abitanti. Si aspettava per ottobre la banca del sangue e non è stata implementata, per dicembre è stata annunciata l'emodinamica e auspico che almeno a questo impegno si dia seguito, ma quando si potenzierà seriamente un ospedale che l’ex governatore Nichi Vendola al momento dell'inaugurazione, dichiarava dover essere d'eccellenza? Oggi invece il presidente Emiliano parla dell’Ospedale della Murgia come di un ‘bluff’. Dichiarazioni antitetiche che necessitano di spiegazioni”.
“Ma le problematiche sorte con il nosocomio dell’Alta Murgia non sembrano aver insegnato molto alla politica secondo Conca: “È paradossale che si continui a costruire ospedali, come quello previsto tra Monopoli e Fasano, che nascono già in perdita (lo stesso direttore del dipartimento Promozione della Salute Gorgoni ha ammesso che per raggiugere il punto di pareggio sono necessari 400 posti letto, a fronte dei 299 previsti per il nosocomio monopolitano) e a spendere 125 milioni quando la legge di stabilità 2016 spinge per la chiusura e l'accorpamento degli ospedali che non raggiungono il punto di pareggio”.
Conca conclude con delle proposte che da subito farebbero risparmiare denaro pubblico alla sanità pugliese, “dall’estensione dello screening neonatale a 40 malattie rare, che permetterebbe di risparmiare centinaia di milioni di euro solo in Puglia individuando per tempo alcune patologie ed evitando che si tramutino in gravi invalidità. A tal proposito ho presentato un ordine del giorno più volte calendarizzato ma non ancora discusso in aula. Basterebbe inoltre - conclude Conca - rispettare una legge esistente da 4 anni che obbliga gli ospedali a fornire i farmaci per il primo ciclo di cura all'atto delle dimissioni per risparmiare il 50% rispetto a quello che la regione rimborsa alle farmacie ‘e la spesa farmaceutica in Puglia nel 2014 è stata di 200 mln di euro superiore a quella nazionale. Ridurre i costi della sanità è possibile, manca solo la volontà politica’”.