Taranto perde tre punti nascita e tanto altro con il nuovo piano sanitario
Cosimo Borraccino. consigliere regionale di Noi a Sinistra, è molto preoccupato per le tante penalizzazioni a danno della provincia tarantina che scaturiranno dal nuovo piano sanitario predisposto dalla Regione Puglia.
“Esprimo tutta la mia preoccupazione da amministratore e membro del Gruppo consiliare della Regione Puglia, cui appartengo, per quanto sta per accadere - afferma Borracino - riguardo all’offerta sanitaria in provincia di Taranto. Comprendo bene quanto sia complicata e complessa questa materia, che, in ogni caso, va a incidere giornalmente sulla vita di ogni singolo cittadino, e quanto grande sia l'impegno del presidente Michele Emiliano che si confronta continuamente con la Conferenza Stato-Regione affinché la nostra regione non sia ancor mortificata e penalizzata.
Certo ha ottenuto ottimi risultati quando ha portato in Puglia, di recente, circa 90 milioni di stanziamenti oltre alle assegnazioni previste per la nostra Regione dal Ministero alla Sanità. Ma questo, a mio e nostro parere, resta insufficiente quando per la provincia ionica si prevedono tagli lineari nel brevissimo termine a Reparti e Pronti Soccorso. Non condivido nel modo più assoluto che la provincia ionica perda in un solo colpo tre Punti nascita (Grottaglie, innanzitutto, Castellaneta e quello previsto a Manduria) e il Pronto Soccorso a Grottaglie. Comprendo che si debba far fronte al Piano nazionale di rientro ma non condivido la penalizzazione del Tarantino in questo modo.
Non per semplici motivi campanilistici ma, soprattutto, per esigenze oggettive e inoppugnabili.
L’Asl di Taranto, cui sta dedicando tutta la sua passione e professionalità il Direttore Generale Stefano Rossi e il management, ai quali esprimo tutto il mio ringraziamento, è già penalizzata, sin dai tempi della Giunta di Centrodestra a guida Fitto, sul rapporto posti letto/numero di abitanti. Un gap che non è stato completamente sanato e che ora sta evidenziandosi in tutta la sua complicazione per mancanza di oltre 2000 operatori sanitari (medici e infermieri) che non possono essere assunti, in alcun modo, per mancanza di risorse economiche, imposte dai diversi piani di rientro e dalla contingente situazione nazionale. Ma Taranto, in particolare, non può subire ancora ‘tagli’. E’ al centro di una gigantesca emergenza ambientale che ha provocato e, purtroppo, continua a consegnare patologie impegnative la cui cura è affidata alla grande professionalità della rete ospedaliera, pur se priva di medici a sufficienza e reparti. Taranto è al centro di una difficile emergenza per il lavoro, che richiede scelte coraggiose e disponibilità finanziarie elevate per non dovere far tragicamente scegliere tra la ‘salute’ e il ‘lavoro’. Ma Taranto, in più, è già divenuta porta d’ingresso di importanti flussi migratori con la previsione di un hotspot, già pressoché completato nell'area portuale. Non contestiamo questa decisione europea, accettata dal Governo italiano, perché ognuno di noi deve farsi carico delle tragedie dei migranti. Ma questo comporterà ancor più emergenze, anche se non soprattutto, sotto l’aspetto sanitario. I territori e la gente di Taranto e della sua provincia, sempre accoglienti e disponibili ai sacrifici, non possono continuare solo a subire. Chiedo, perciò, che si riveda al rialzo il Piano Sanitario nella provincia. Grottaglie, quindi, continui a conservare il suo storico e qualificato Punto Nascita, già forte di numeri elevati, mettendolo in sicurezza e il Punto di Primo Soccorso che è riferimento di un bacino di utenza per oltre 100 mila abitanti e che, solo nello scorso anno, ha fatto registrare 100 mila accessi. Così come chiedo che siano qualificati al meglio, armonizzando risorse e professionalità, i presidi di Castellaneta e Manduria, senza dimenticare che quello di Martina continua a essere un’eccellenza nella Valle d’Itria. Sul sistema-Sanità nella provincia di Taranto mi propongo di presentare una mozione e/o un’interrogazione al presidente Emiliano, anche come titolare della delega per la Sanità di Puglia, affinché intervenga per far sì che rimoduli la pianificazione senza penalizzazione di un solo utente pugliese. Mi auguro - conclude Borraccino - che su questa mia iniziativa convergano tutti i colleghi consiglieri espressi dalla provincia di Taranto in modo che la Sanità nella provincia ritorni nell’immediato a essere centrale nel dibattito politico al quale devono seguire, altrettanto celermente, decisioni e atti consequenziali”.
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