Forza Italia accusa governo regionale di aver interrotto in Puglia il servizio di farmacovigilanza e spiega le ragioni che ne rendono necessario il ripristino
“Un servizio a presidio della salute dei cittadini interrotto inspiegabilmente dalla Regione Puglia. Si tratta della “Farmacovigilanza”, un’attività svolta da diversi anni fino al 2014, che mira a studiare e individuare, prevenire e monitorare gli effetti avversi ed imprevisti connessi all’assunzione di farmaci. I fondi, stanziati dall’Agenzia Italiana del Farmaco, ci sono e sono a disposizione della Regione Puglia per attuare l’iniziativa. Sta di fatto che, però, nel 2015, la Regione ha pubblicato il bando per l'assunzione di esperti di Farmacovigilanza, per poi, nel 2016, inviare avvisi per la firma dei contratti ai vincitori, ritirati il giorno dopo la notifica con l’annuncio di rinvio a data da destinarsi. Ho, quindi, depositato un’interrogazione urgente diretta al presidente-assessore alla Sanità Emiliano per avere lumi sulla questione”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“Con determinazione dirigenziale n. 570 del 22/09/2015 della Sezione Personale e Organizzazione della Regione – prosegue - dopo lo svolgimento delle prove e la valutazione dei titoli di studio e di carriera prodotti dai concorrenti, è stata pubblicata l’approvazione delle graduatorie inerenti al bando per incarichi di collaborazione coordinata e continuativa per esperti di Farmacovigilanza. Dopo varie piroette burocratiche, il 19 gennaio 2016, finalmente, ai vincitori viene comunicato ufficialmente di recarsi presso la sede del Servizio Personale e Organizzazione per la firma del contratto, prevista per il 21 dello stesso mese. Il giorno dopo, però, la situazione si capovolge inspiegabilmente e ai vincitori viene notificato l’arresto della procedura a data da destinarsi. Uno strano caso su cui chiedo spiegazioni ad Emiliano, invitandolo ad attivare immediatamente le procedure utili all'erogazione del servizio di Farmacovigilanza fondamentale per garantire la salute dei cittadini, considerando gli effetti pericolosi e collaterali che alcuni farmaci potrebbero causare a seguito dell'assunzione. Senza considerare le legittime aspettative dei vincitori che attendono ancora di sapere se e quando godranno il diritto acquisito attraverso la selezione pubblica”.
“Purtroppo - conclude Damascelli - dopo quasi 11 mesi la Puglia resta ancora senza un assessore competente impegnato ad affrontare i tanti problemi della sanità pugliese, settore regionale importantissimo sempre più allo sbando".
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