"Sanità Service". Dignità per i lavoratori delle Asl pugliesi
"Sanita Service, fare presto! La dignità degli oltre 4mila lavoratori internalizzati delle ASL pugliesi deve diventare una priorità nell'agenda politica della Giunta regionale di Centrosinistra dell'amico Michele Emiliano. La precarietà per gli oltre 4000 dipendenti, dopo essere stata messa alla porta con i virtuosi atti delle Giunte Vendola di Centrosinistra degli anni scorsi, non può rientrare dalla finestra!".
Così il Presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia Cosimo Borraccino, che aggiunge: "ho sollevato tre mesi fa, nelle sedi deputate, il problema di quella parte dei lavoratori delle ASL di Brindisi e di Taranto che correvano il rischio di ritornare indietro ed essere affidati alle ditte private. Ciò per via di sentenze del Consiglio di Stato che dichiararono illegittimi gli affidamenti dei servizi di pulizie alle società in house. Giova preliminarmente ricordare che le motivazioni giuridiche alla base delle sentenze sono state superate ampiamente dalle nuove norme in materia (L.147 del 2013) , come confermato dalla sentenza della Suprema Corte n.229/2013. Quando nella seduta del 10 Marzo 2016 della Commissione regionale Sanità, convocata su mia richiesta, specificatamente sul tema, furono auditi tutti i DG delle ASL pugliesi si appalesò il grande risparmio economico per la sanità pugliese". "I dati parlavano chiaro: un reale risparmio di oltre 6 milioni annui per la Regione, e questi sono fatti concreti! - aggiunge Borracino - Convintamente spingo pertanto per l'adozione di tale scelta amministrativa anche perché il passaggio di questi lavoratori alle ditte private significherebbe non solo meno tutela sul posto di lavoro, alla luce anche delle nefaste norme adottate dal Governo Renzi (Jobs Act e abolizione dell'articolo 18), ma soprattutto il passaggio del contratto da quello della sanità privata (AIOP) a quello multiservizi costerebbe molto ai lavoratori (parliamo mediamente di 150 € in meno al mese per lavoratori che non arrivano a € 1000 mensili). Oggi pertanto chiederò, sulla questione, una scelta incisiva ed immediata al presidente Michele Emiliano, per dare seguito anche al documento da lui sottoscritto due mesi, dopo una lunga riunione in presidenza, con tutte le organizzazioni sindacali e che andava nella direzione delle proposte da me e dai lavoratori auspicate". "Su questo tema il sottoscritto e il mio partito - conclude il presidente della II commissione - , non saremo disponibili a contrattazione politica alcuna. Senza se e senza ma siamo dalla parte dei lavoratori. Dietro a questa nostra richiesta politica ci sono più di 4mila cuori che battono e soffrono per le condizioni incerte del loro lavoro ! Abbiamo, tutti i componenti del Consiglio Regionale della Puglia, sulle nostre 51 spalle il peso della responsabilità del futuro di oltre 4mila famiglie, io lo sento e voglio agire politicamente per garantire loro certezza per il futuro!"
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