Riscontrati dalla Regione Puglia eccessi di prescrizione per alcuni farmaci: Ecco quali sono.
In Puglia oltre il 56% delle prescrizioni per farmaci IPP (Inibitori della Pompa Protonica) non rispettano i criteri imposti dalle Note Limitative dell’Aifa. Una stima presunta dei risparmi conseguibili su base annua in termini di spesa farmaceutica (che di fatto ci farebbe allineare con la media nazionale) ci restituisce la somma di circa 14 milioni di euro. I dati relativi all’elevata spesa e consumo registrati per i farmaci contro i disturbi gastro-intestinali correlati all’acidità (reflusso gastroesofageo) rinvengono dagli indicatori di appropriatezza prescrittiva pubblicati sul Rapporto Osmed AIFA.
Con delibera di giunta (la terza in materia, dopo le statine e gli antibiotici), si procederà dunque, anche in questo caso, 1) al monitoraggio sui farmaci sia in ambito ospedaliero che in ambito territoriale, 2) alla verifica bimestrale, da parte delle Asl, sulla corretta applicazione della delibera con la segnalazione di eventuali comportamenti anomali, 3) alla riduzione nel 2017 della spesa farmaceutica convenzionata relativa alla categoria di questi farmaci (IPP) di almeno l’80% del gap riscontrato rispetto alla media nazionale.
Intanto gli uffici regionali, sempre nell’ottica della razionalizzazione della spesa farmaceutica per ricondurre la stessa nei tetti di spesa previsti dalla normativa nazionale, stanno lavorando ad altre delibere che riguardano l’appropriatezza prescrittiva di categorie di farmaci ad alta incidenza di spesa.
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