Nuova ordinanza del governatore della Puglia obbliga chiusura di ogni scuola per emergenza Covid
Tutte le scuole chiuse in Puglia. Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha firmato una nuova ordinanza che dispone obbligo di chiusura di tutte le scuole di ordine e grado. Negli istituti scuolastici si potrà continuare a fare solo attività di laboratorio ma non più lezione. La precedente ordinanza dello stesso Emiliano sulle scuole disponeva, invece, la didattica a distanza solo per gli studenti del triennio finale delle scuole superiori. Ora invece, da venerdì 30 ottobre, tutta le lezioni scolastiche saranno online e nelle scuole pugliesi potranno accedere solo quegli studenti che necesitano di supporto didattico o assistenziale. La chiusura è fissata sino al 24 novembre ma ove necessario, ovviamente, sarà prorogata.
Un provvedimento necessario, come ammette lo stesso presidente della Regione, considerata l'impennata del contagio da coronavirus in Puglia e più in generale su scala nazionale. Ieri in Italia ci sono stati oltre 25mila contagi. In Puglia sono risultati positivi ai tamponi 772 persone e i decessi sono stati 13.
Emiliano, intervenendo a SkyTg24 ha dichiarato che “innesco dei contagi dipeso dalla riapertura delle scuole, per questo le chiudiamo”.
La chiusura della scuola risulta essere ormai lo strumento indispensabile per non alimentare ulteriolmente la diffusione del Covid-19. Finanche la Francia, che resisteva nella sua decisione di continuare l'attività scolastica in presenza, ha da qualche minuto cambiato direzione e preferendo la didattica a distanza.
L'assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, spiega perchè è stato importante chiudere le scuiole in Puglia: "Ciascun evento di positività attiva una ingente carico di lavoro sul servizio sanitario. Essendo i soggetti inseriti in una classe. Uno studente positivo genera almeno una ventina di contatti stretti più quelli familiari. Se ad essere positivo è un docente che ha in carico più classi, questo numero si moltiplica ulteriormente. Tradotto significa: migliaia di persone in isolamento fiduciario di almeno 10 giorni per contatto stretto, con tutti i disagi a carico delle famiglie specie quando sono i più piccoli a essere messi in quarantena. Ma significa anche migliaia di ore di lavoro per gli operatori dei dipartimenti di prevenzione, perché devono effettuare i tamponi, la sorveglianza sanitaria e le attività di tracciamento, a cui si aggiunge l’enorme carico di lavoro dei laboratori per l’analisi dei tamponi. Inoltre gli studi dei pediatri nelle ultime settimane sono stati presi d’assalto dalle centinaia di genitori che avevano bisogno dei certificati per la riammissione a scuola. Dai dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione – conclude il prof. Pier Luigi Lopalco - emerge un notevole incremento dell’andamento dei contagi correlati a studenti e personale scolastico degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.”.
Le eccezioni alla chiusura delle scuole sono spiegate così da Emiliano: “Le attività in presenza saranno possibili solo per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali. La decisione è stata presa di fronte all’evidenza dei dati rilevati dai Dipartimenti di Prevenzione. L’impegno encomiabile dei bambini, degli studenti e di tutto il personale scolastico - ammette Emiliano - non è stato un argine sufficiente a tenere il virus fuori dalle nostre scuole. Sono almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid. Tutto questo in un solo mese di apertura e nonostante in Puglia la scuola sia iniziata il 24 settembre, ben 17 giorni dopo altre regioni. I dati ci dicono che sono almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi positivi tra docenti e personale scolastico. Questa decisione tiene conto - chiarisce il governatore della Puglia - anche dell’appello dei pediatri pugliesi. Ci auguriamo che i dati epidemiologici consentano al più presto il ritorno alla didattica in presenza”.
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