Malasanità pugliese mette a rischio vita di un neonato
“E’ un caso che suscita indignazione per un sistema sanitario regionale allo sbando: l’odissea di un bambino appena nato nell’ospedale Di Venere, costretto ad un trasferimento a Foggia e poi a Napoli, in fin di vita, per colpa di una disorganizzazione più unica che rara”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Giammarco Surico. “Il bambino – prosegue Surico- presentava addome acuto e, quindi, era in pericolo di vita. Il Di Venere, però, è dotato del reparto di terapia intensiva neonatale, ma non della chirurgia e per questo era necessario trasferirlo presso l’ospedale Giovanni XXIII di Bari. Tuttavia, tra le due strutture – una dell’azienda consorziale Policlinico di Bari, e l’altra dell’Asl Bari - non esiste una convenzione che consenta il trasferimento dei pazienti. Una circostanza già di per sé grave ed il piccolo è stato trasferito all’Ospedale di Foggia e di qui… a Napoli! Una vera e propria odissea, considerando lo stato di emergenza e le condizioni del piccolo, costretto con la sua famiglia a fare centinaia di chilometri fino a Napoli. Intrappolati in beghe burocratiche sia il piccolo paziente che la sua famiglia, ma anche tutto il personale sanitario, che non è stato in grado di trovare soluzioni. È una vicenda triste e sconcertante insieme, che si aggiunge ai disagi inimmaginabili di pazienti ed operatori sanitari del pronto soccorso del Di Venere. Il Giovanni XXIII poi, soffre di un’incongruenza organizzativa in quanto la struttura è staccata da quella del Policlinico dove, però, la terapia intensiva c’è. Per questo, la prossima settimana visiterò il pronto soccorso del nosocomio barese e la struttura pediatrica, per capire quali siano le criticità dell’ospedale. Non si possono abbandonare né i pazienti né il personale – conclude Surico- e si devono approvare provvedimenti urgenti per tamponare una situazione di totale default”.
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