Negata la libertà per Dattoli arrestato per appalti da 28 milioni dell'Asl di Foggia
Anche a Natale resteranno agli arresti domiciliari l'ex direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, il dirigente dell'ospedale foggiano Costantino Quartucci e il medico in pensione Antonio Apicella. Le richieste di libertà fatte dai loro avvocati sono state respinte dal gip del Tribunale di Foggia, Armando dello Iacovo. I legali dei tre indagati hanno annunciato di aver presentato un nuovo ricorso al tribunale del riesame: sperano che siano revocate le misure cautelari al più presto al fine di consentire che già a Capodanno i loro assistiti siano rimessi in libertà. Sono tornati invece liberi, dopo dieci giorni di arresti domiciliari, Roberto Pucillo, amministratore delegato di Alidaunia società di elitrasporto, la figlia Valentina, procuratore legale della stessa società e la dirigente dell'Asl di Foggia Rita Acquaviva.
I clamorosi arresti scaturirono in seguito agli sviluppi di un'inchiesta della guardia di finanza di Bari su due gare d'appalto sospette: una riguardante il servizio di elisoccorso, per un valore di oltre 26 milioni di euro, e l'altra il servizio di trasporto aereo di organi. Le accuse sono, a vario titolo, di turbativa d'asta, turbata libertà di scelta del contraente e falso ideologico. L'avvocato Antonio La Scala, che difende Dattoli, motiva la sua nuova richiesta al Tribunale del riesame con il fatto che il proprio assistito ormai non ha più la funzione di Direttore generale del policlinico e quindi sono venute meno le esigenze di tenerlo lontano dal rischio che possa in qualche modo inquinare le prove o concretizzare nuovamente gli stessi reati, che gli sono stati ipotizzati dall'accusa, nello svolgere lo stesso lavoro e mantenendo gli stessi poteri esercitabili dal suo ruolo. (Rezarta Tahiraj)
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