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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Nella sanità pugliese tagli per 260 milioni

Ammontano a ben 260 milioni di euro i tagli alla sanità nel prossimo Bilancio di previsione, prospettati ieri mattina in III Commissione, motivati dalla drastica riduzione di risorse da parte del Governo nazionale e destinati a far precipitare il livello di servizi e prestazioni erogate in Puglia, purtroppo già di scarsa qualità praticamente ovunque. Lo fa sapere Maurizio Friolo, consigliere regionale di Forza Italia e vice presidente della commissione regionale sanità.
"Io ho espresso il mio voto contrario - afferma Friolo - di fronte a questo quadro così drammatico. E' sconcertante la mancanza di un programma serio e convincente da parte del Governo regionale su come affrontare questa emergenza, e soprattutto su come eliminare gli sprechi che continuano a regnare sovrani, su come arginare lo strapotere dei direttori generali delle Asl, i quali continuano a loro volta a produrre una serie infinita di atti palesemente contra legem a mandato scaduto, a rinnovare consulenze onerosissime a persone sprovviste dei requisiti minimi previsti, a cercare di aggirare divieti rigidi solo in linea teorica ricorrendo a società in house, a ignorare gli stessi richiami dell’Assessore alle Politiche per la Salute che cerca vanamente di mettere delle toppe a una nave che giorno dopo giorno affonda sempre più.
Per questo, ipotizzare tagli così pesanti per una comunità già pesantemente penalizzata e ormai allo stremo, continuando però - dichiara Friolo -al tempo stesso a garantire privilegi insopportabili a una pletora di miracolati dalla cattiva politica e a dilapidare risorse pubbliche sempre più preziose che potrebbero e dovrebbero invece essere destinate a risorse per servizi sanitari, è uno scandalo – evidenziato ogni giorno dai media regionali e amplificato da quelli nazionali – che va denunciato e affrontato senza aspettare ogni volta l’intervento della magistratura o addirittura del Presidente della Repubblica. E che chiude mestamente un decennio iniziato con annunci mirabolanti ed effetti speciali, puntualmente disattesi e contraddetti da azioni e comportamenti ben lontani dalle premesse e dalle tante, troppe promesse”.