Centri trasfusionali. Friolo:"Sollecitiamo report promesso da Pentassuglia"
“La proroga di sei mesi dei termini per l’accreditamento delle strutture trasfusionali, in applicazione delle norme introdotte dalle normative europee e nazionali finora disattese, rappresenta certamente una boccata d’ossigeno per la sanità pugliese, che altrimenti sarebbe precipitata nell’ennesima emergenza, date le pochissime strutture che avrebbero potuto continuare ad operare e la conseguente, affannosa ricerca di sangue che avrebbe pesantemente condizionato e compromesso l’attività dei principali ospedali." Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Maurizio Friolo, vicepresidente della III Commissione Sanità.
"Una situazione che avevo denunciato in tempi non sospetti, a partire dal mancato rinnovo a Brindisi - da parte della direzione generale dell’Asl - della convenzione con l’associazione Avis provinciale, e che è esplosa in tutta la sua drammaticità nei mesi successivi, nonostante i ripetuti appelli e gli inviti alle donazioni, dopo il fin troppo prevedibile crollo della raccolta di sacche ematiche.
Una situazione estesa anche alle altre Asl, come emerso poi nel corso dell’incontro in Commissione del 20 ottobre scorso con i rappresentanti delle associazioni regionali in presenza dei vertici delle stesse Asl e dell’assessore Donato Pentassuglia, nel quale era stato assicurato un nuovo appuntamento entro il mese successivo, per fare il punto sui lavori di adeguamento, per responsabilizzare gli addetti ai lavori e scongiurare ulteriori criticità. Un incontro che non c’è mai stato, così come si sono perse le tracce del report che sarebbe stato messo a punto dai tecnici per offrire e permettere una valutazione esaustiva struttura per struttura.
Per questo sono costretto a rinnovare la richiesta di audizione in Commissione dell’assessore Pentassuglia, dopo quella firmata lo scorso 3 dicembre. Per capire quanto si è fatto nel frattempo e quanto soprattutto occorrerà ancora fare, nell’interesse della comunità pugliese, senza più perdere nemmeno un minuto dopo anni di colpevoli ritardi e disattenzioni. Al tempo stesso, auspico da parte dei nuovi direttori generali delle Asl, a partire da quello di Brindisi, un interesse ben diverso verso questa emergenza rispetto a quello mostrato dai loro predecessori”.
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