Poker del Taranto contro la capolista Fidelis Andria
Il miglior Taranto contro la peggiore Fidelis Andria. Il risultato, 4 a 1 per i rossoblù, sintetizza la diversa potenza di gioco tra le due squadre pugliesi. Forse l'Andria ha creduto che potesse bastare scendere in campo con il blasone di capolista per incantare ed incatenare i tarantini ma la situazione si è rivelata assai differente. Eppure il Taranto usciva da una settimana di forti tensioni societarie a causa delle dimissioni del diesse Montervino, del tecnico Battistini e del suo staff. Andria ha sbagliato tutto e di più, come ha ammesso il tecnico Giancarlo Favarin, ma può succedere “una tantum” anche alle più forti del campionato come dimostra anche oggi la classifica. Il gol della bandiera per l'Andria è di Moscelli. Poca cosa per contrastare il poker firmato da Genchi, Ciarcià, Gabrielloni e Porcin per i rossoblù.
Il neo tecnico tarantino Michele Cazzarò ha dichiarato di aver capito di poter vincere questa partita sin dal primo contrasto. Ottima la sua scelta di utilizzare il 3-4-3 con Mignogna, Genchi e Gabrielloni per il tridente. Un rigore al 9' del primo tempo spiana la strada per i rossoblù: Aprile non gestisce bene e favorisce Ciarcià che viene atterrato da Cilli. E' calcio di rigore e Genchi non sbaglia. Il primo tempo termina così.
Nella ripresa la Fidelis è subito in contropiede con Moscelli, supera il diretto avversario, si trova da solo contro il portiere Mirarco ma perde l'attimo prezioso: si fa anticipare e commette pure fallo. Al 52' il Taranto raddoppia con un colpo di testa Cilli: Ciarcià si trova tra i piedi la palla gol e riesce a sfruttarla nella migliore delle possibilità.
Al 59' l'allenatore dei federiciani decide di trasformare l'iniziale schema di copertura in una più convincente formula d'attacco 4-3-3: esce Aprile ed entra Volpicelli. Il tardivo sbilanciamento aggressivo però rende la situazione più facile per i tarantini: al 70' di nuovo in rete i rossoblù con una testata di Gabrielloni. La Fidelis cerca nuovamente il gol e all'82' Moscelli, in mischia, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, riesce a conquistare la rete per la bandiera. La partita si chiude però con il poker tarantino perché al 90' Porcino si trova ad ammirare la porta vuota avversaria: tira e segna.
Ora il Taranto crede davvero nella promozione diretta: il distacco è di soli otto punti e le partite ancora da giocare sino alla conclusione del campionato non sono poche. (Mauro De Carlo)
TARANTO-FIDELIS ANDRIA 4-1
Taranto (3-4-3): Mirarco; Ibojo, Marino, Pambianchi; Cicerelli, Ciarcià, Marsili, Porcino; Mignogna (45' st D'Avanzo), Genchi (38' st Gaeta), Gabrielloni (31' st Colantoni). A disp.: Borra, Lecce, Vaccaro, Russo, La Gioia, Merico. All.: Michele Cazzarò.
Fidelis Andria (3-5-2): Cilli; Bova, Diamoutene, Aprile (14' st Volpicelli); Lavopa, Piccinni (26' st Giraldi), Lorusso (8' st Oliveira), Matera, Di Ronza; Moscelli, Olcese. A disp.: Lullo, Rotunno, Disanto, Sundas, Imbriola, Safina. All.: Giancarlo Favarin.
Arbitro: De Remigis di Teramo
Marcatori: pt 9' Genchi (rig.) (TA); st 7' Ciarcià (TA), 25' Gabrielloni (TA), 38' Moscelli (FA), 44' Porcino (TA)
Note: spettatori circa 4500, trasferta vietata ai tifosi della Fidelis Andria. Ammoniti: Cilli, Ciarcià, Lorusso, Matera, Aprile, Piccinni, Cicerelli, Giraldi. Angoli 4-2 per il Taranto. Recupero: pt 2', st 4'.
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