A Foggia la priorità non è l'ipotesi di un cambio di allenatore ma la gestione dell'ordine pubblico. Feriti un calciatore e 5 poliziotti: siano identificati gli aggressori
I soci del Foggia calcio sono pronti a dimettersi dopo la vile aggressione alla squadra compiuta da alcuni teppisti al rientro dalla sconfitta contro la Fidelis Andria. Il presidente del Foggia Calcio Lucio Fares e i soci Franco e Fedele Sannella, Massimo Curci, Carla Di Corcia e Luca Leccese, “condannano fermamente la brutale aggressione perpetrata ai danni della squadra nel piazzale antistante lo stadio Pino Zaccheria da pseudo tifosi che nulla hanno a che vedere con il calcio”.
Tutto lo sport è sconvolto per quanto accaduto tra teppisti e la quadra del Foggia. Oggi e domani tutte le partite di Lega Pro inizieranno con 5 minuti di ritardo proprio per esprimere la condanna alle brutali aggressioni - come riportato in un altro articolo di newspuglia - costate il ferimento di un calciatore e di 4 poliziotti. Nel frattempo la società ha diffuso un documento con cui commenta l'accaduto. “Se per certi aspetti ci si poteva aspettare una manifestazione di delusione della tifoseria - è scritto - per il risultato negativo mai e poi mai ci si sarebbe aspettati tanta violenza. Non è questo lo sport e il calcio che intendevano fare Franco e Fedele Sannella e tutti i soci”. Infine nel documento si prospetta la decisione di abbandonare la società e quindi la squadra ad un destino immeritato per colpa, purtroppo, di alcuni facinosori: “se tutti gli sforzi e i sacrifici fatti devono portare a situazioni di questo tipo, tutta la compagine societaria – è scritto nel documento - è fermamente intenzionata a rivedere il proprio impegno in seno al Foggia Calcio e a prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di fare un passo indietro".
Danilo Coppola, responsabile dell'Associazione Italiana Calciatori (Aic) per la Lega Pro, ha dato così la notizia delle violenze: “è accaduta una folle aggressione. Quasi un agguato. Dopo la contestazione nello stadio di Andria, i giocatori del Foggia, giunti nel capoluogo sono stati aggrediti e contestati nel piazzale dello Zaccheria.
Coppola ha espresso – a nome dell'Aic “massima solidarietà ai calciatori vittime di questa situazione assurda" e ovviamente altrettanta solidarietà va espressa – aggiungiamo noi di newspuglia – anche ai quattro poliziotti feriti.
Ovviamente il documento della società fa capire che la priorità in questo momento non è l'ipotesi di un cambio di allenatore ma la gestione dell'ordine pubblico. Il calcio è uno sport non una guerra. Occorre intanto che gli aggressori siano identificati e assicurati alla giustizia affinché si ristabilisca la necessaria tranquillità per riprendere a pensare al calcio e come aiutare la squadra. In questo momento, infatti, il clima è assolutamente di paura e sgomento e questa condizione incide negativamente pure sul rendimento della squadra e sull'immagine della città. Bisogna mettere ordine prima nella tifoseria e i veri tifosi devono allontanare le persone violente, cioè quelle che con lo sport non c'entrano davvero nulla, per poi tornare a ragionare della squadra e di come migliorare il suo rendimento già dalla prossima partita. Diversamente hanno proprio ragione i soci del Foggia calcio a dire “noi in queste condizioni molliamo tutti”.
Quel brutale episodio di teppismo ha messo a repentaglio l'incolumità di giocatori e poliziotti. Addirittura li ha feriti fisicamente. E' giusto fermare il gioco. E' giusto fermarsi a riflettere. Ora che si è ancora in tempo sia per allontanare il teppismo dal mondo del calcio che per ridare fiducia alla squadra di De Zerbi affinché faccia di tutto per riconquistare la vetta della classifica. (Cosima Miacola)
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