Foggia Pisa: al gol di Iemmello risponde a tempo scaduto Eusepi. La parità porta il Pisa in serie B. Le pagelle e i commenti degli allenatori. Giallo su Gattuso esonerato
Foggia(4-3-3): Micale 6; Angelo 6, Coletti 6, De Giosa 6 (Miguel Angel 6), Di Chiara 6.5; Agnelli 6, Vacca 6.5, Riverola 6; Sarno 6.5, Iemmello 7, Chiricò 6.5 (Floriano 6). All: De Zerbi
Pisa (4-3-3): Bindi 7; Golubovic 6, Crescenzi 6.5, Lisuzzo 7, Avogadri 6; Verna 6, Di Tacchio 6.5, Tabanelli 6.5 (Ricci 6); Lores 6 (Peralta 6), Çani 6 (Eusepi 6), Mannini 6. All: Gattuso
Arbitro: Piccinini di Forlì
Ammoniti: Di Chiara, Agnelli, Avogadri,
Espulsi: De Zerbi, Gattuso, Lores
Nella doppia finale Play Off di Lega Pro ha la meglio il Pisa. La parità allo stadio Zaccaria non basta al Foggia per tornare in serie B. Iemmello ha segnato a 5 minuti dalla fine ma il secondo gol, che avrebbe dato inizio ai tempi supplementari, non è arrivato dalla squadra. Inoltre il Pisa è riuscito, a tempo scaduto, a pareggiare con Eusepi. Una parità che ha fatto definitivamente tramontare il sogno di promozione dei satanelli guidati da mister De Zerbi. Un grande giocatore Iemmello che è riuscito ad arrivare a ben 37 reti: è lui in capocannoniere indiscusso di questo campionato. E Roberto De Zerbi è un grande allenatore: è uno spreco tenerlo in Lega Pro. E anche lui lo sa ed è per questo che, dopo l'amarezza della mancata promozione della squadra, dice che non ha ancora deciso se restare sulla panchina del Foggia. “Sono orgoglioso dei miei giocatori e della mia gente. Perché questa è la mia gente - dice De Zerbi. Con tutto il rispetto per Pisa, che ha un grande pubblico e un grande stadio, dimostrando di essere da serie A, ma a Foggia c’è uno stadio da Champions League. Sono nato a Brescia, sono tifoso del Brescia, ma calcisticamente, come allenatore e giocatore sono nato qua. Qui riesco a dare il meglio e il peggio, alcune reazioni che ho avuto è perché sento tutto con un trasporto grandissimo, e questo lo riesco a trasmettere ai giocatori. Questa squadra è mia, nel bene e nel male, negli errori e nelle cose positive, nelle vittorie e nelle sconfitte. Quando una cosa è tua finisci per sentirla troppo, e non dovrebbe accadere, perché son sempre un professionista, perché quello che dico mantengo sempre e non deve essere una sconfitta a ribaltare i piani. Quindi se una creatura è tua, un tuo figlio, ed è in difficoltà io non lo lascio, se dipendesse da me. Sarei andato via più facilmente se fossimo andati in B, in C mi dà fastidio, se si può continuare in un certo modo, sennò vado via”.
Ma a Foggia è accaduto di tutto dentro e fuori lo stadio. Nella partita, alla ripresa, Rino Gattuso è stato colpito alla testa da una bottiglietta d'acqua al 22' del secondo tempo. Un lancio effettuato dalla tribuna Ovest. Gattuso in quel momento, che era nell’area tecnica davanti alla propria panchina, si accascia. Si arriva quasi a una rissa tra giocatori, tifosi e tecnici, che costringe l'arbitro a sospendere la partita per poter ristabilire l'ordine. C'è stata anche un'invasione di campo compiuta da alcuni tifosi ma l'intervento di steward e Forze dell’Ordine ha permesso di riprendere il gioco. Dopo il lancio della bottiglietta Gattuso e De Zerbi hanno avuto un faccia a faccia molto duro e l'arbitro Piccinini ha espulso entrambi.
E' stato assaltato e vandalizzato un pullman dei tifosi del Pisa, nei pressi di via Silvio Pellico, mediante un fitto lancio di pietre che ha mandando in frantumi i cristalli dei finestrini. Sassaiole ci sono state anche nei pressi della curva sud, contro i vetri delle finestre di alcune abitazioni. Fortunatamente non ci sono stati feriti.
Promosso ed esonerato. A sentire il presidente del Pisa per Gattuso la storia finsice qui. Negli spogliatoi ci sarebbe stato l'annuncio del cambiamento a discapito dell'ex milanista. Il presidente Petroni ha annunciato per mercoledì il nome del nuovo tecnico. Indiscrezioni danno per certo la nomina di Zeman, che nella scorsa stagione ha guidato il Lugano, in Svizzera. Zeman ha legato in passato in modo stretto il suo nome a quello del Foggia dei tempi d'oro. Ora potrebbe andare sulla panchina del Pisa. Ma non è tutto deciso. La cosa certa è che nella società c'è battaglia tra due fazioni. dg Lucchesi, ad esempio, dice il contrario: “Io e Gattuso non vogliamo andarcene, ma senza di lui io non resterei un secondo di più. Ma penso proprio che resteremo noi rilevando la quota di Petroni. Del resto non si resta in Paradiso a dispetto dei santi: tra me e Rino e i tifosi si è creata una chimica che nasce di rado nel calcio e che rappresenta l'ingrediente principale di questo successo sportivo, che può continuare con innesti mirati anche in serie B". (Mauro De Carlo)
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