Liverani: sarò sulla panchina dove potrò allenare come dico io
Il Lecce doveva vincere contro il Parma e sperare in un ko del Genoa ma è successo il contrario. Ora il Lecce è stato retrocesso in serie B.
Il commento di mister Liverani sulla retrocessione: “Non posso recriminare nulla. Abbiamo giocato a calcio in tutti i campi d’Italia. La gente e i tifosi devono essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto in questi anni. Abbiamo fatto C, B e serie A in poco tempo. Forse il percorso del Lecce è stato troppo veloce rispetto al preventivabile. Forse in serie A abbiamo pagato in termini di esperienza ma abbiamo fatto un bel calcio”.
Poi il ricordo va ai punti persi in partite giocate bene. Colpa della sfortuna? Forse il lockdown ha appensatito il Lecce più delle altre? Liverani dice così: ““Abbiamo sprecato diverse occasioni in un anno particolare che è stato di esperienza per tutti. Il lockdown ci ha devastato e comunque abbiamo sprecato diverse opportunità anche a Cagliari, Genova e Bologna.”
Quante possibilità ha Liverani di restare alla guida del Lecce? La risposta: “Adesso facciamo passare la notte e poi faremo le valutazioni. Se ci sono emozioni è meglio ragionare a mente fredda.”. Poi incalzato dalle domande Liverani dice che “la permanenza a Lecce è una possibilità”. La spiegazione è che resta nella capitale del Barocco solo se la società gli lascerà carta bianca come in passato nella gestione del gioco. E aggiunge: “Non lavoro per la categoria, faccio calcio dove posso esprimere le mie idee e il mio lavoro. Non vado a caccia di contratti, la categoria non ha molto valore. Mi fa piacere che ci sia stato interessamento da parte di diverse squadre, significa che il lavoro è stato apprezzato. Io devo trovare dove posso allenare come dico io”.
In quest'ultima giornata di campionato è accaduto il contrario di ciò che speravano i salentini: Genoa ha battuto il Verona 3-0 (3 gol nel primo tempo) mentre gli uomini di Liverani hanno perso 3-4, chiudendo il campionato al terzultimo posto a 4 punti di distacco dai liguri.
Un'immagine per questo fine campionato? Le lacrime di Lucioni che si è reso protagonista di uno sfortunato autogol e ha regalato il vantaggio al Parma.
Il Lecce saluta la Serie A dopo appena una stagione. I salentini chiudono con la peggior difesa del torneo: 84 gol subiti: Nel post lockdown un andamento pessimo: 8 sconfitte, 3 vittorie, un pareggio. Ora il Lecce torna in serie B ma per indossare la maglia delle vittorie.
LECCE (4-3-2-1): Gabriel 6.5; Donati 5, Lucioni 5, Meccariello 6.5 (43’ st Monterisi sv), Dell’Orco 6 (25’ st Vera 6); Mancosu 5 (16’ st Majer 6), Tachtsidis 6 (16’ st Petriccione 6), Barak 6.5; Saponara 6, Falco 6 (16’ st Shakhov 6); Lapadula 6.5. In panchina: Vigorito, Sava, Rispoli, Rossettini, Maselli, Farias, Babacar. Allenatore: Liverani 6.
PARMA (4-3-3): Sepe 6; Laurini 5 (9’ st Regini 6), Alves 4.5 (1’ st Dermaku 6), Gagliolo 6, Darmian 6; Hernani 7 (8’ st Siligardi 6), Barillà 7, Kurtic 5.5; Kulusevski 6.5 (26’ st Gervinho 6), Cornelius 6.5 (17’ st Inglese 6), Caprari 7. In panchina: Colombi, Iacoponi, Pezzella, Balogh, Kosznovszky, Sprocati, Adorante. Allenatore: D’Aversa 6.
RETI: 11’pt Lucioni (aut.), 24’ pt Caprari, 40’ pt Barak, 45’ pt Meccariello, 7’ st Cornelius, 21’ st Inglese, 23’ st Lapadula.
ARBITRO: Mariani di Aprilia 6.
Ammoniti: Kurtic, Alves. Angoli: 5-4. Recupero: 2′ pt, 5′ st.
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