Gio21112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Il settimo oro all'Italia a Tokyo è stato vinto nella marcia da Massimo Stano

Massimo Stano è riuscito a Tokyo a conquistare la settima medaglia d'oro olimpica per l'Italia. E' il secondo atleta pugliese a salire sul gradino più alto del podio in queste Olimpiadi. A rendere ricchio il medagliere italiano aveva iniziato un altro puglierse, il mesagnese Vito Dell'Aquila, 20 anni, per la specialità Taekwondo.

Stano ha 29 anni ed è nato a Grumo Appula. Il marciatore italiano si è presentato a Tokyo già con il primato italiano nei 20 km. E' stato all'ultimo chilometro nella gara a Sapporo che Massimo Stano ha saputo staccare i suoi più diretti avversari: i giapponesi Koki Ikeda, che ha vinto la medaglia d'argento, e Toshokazu Yamanishi, medaglia di bronzo. 

Massimo Stano è tesserato con il gruppo sportivo Fiamme oro Padova che con questa impresa del pugliese entrano nella leggenda dello sport olimpico.

Stano al traguardo dell'oro c'è arrivato con un dito in bocca. Lo ha fatto per simboleggiare la sua piccola figlia Sofia. E' a lei che ha voluto dedicare questa vittoria mondiale. Il suo commento a questa impresa memorabile: «e' stata una gara durissima, caldo e umido come piace a me, ci ho sperato perché io in queste condizioni soffro meno degli altri. Non ho mai ottime sensazioni, anzi, abbiamo frenato con gli allenamenti per una infiammazione quindi ho dovuto compensare con l’aspetto mentale. I successi di Tamberi e Jacobs pure hanno fatto il loro, hanno dato energia». Prima di iniziare a gareggiare e durante tutto il percorso il pugliese Stano ha ripetuto come una filostrocca “Sono il più forte” e ha dimostrato di esserlo davvero. Anche ora che la medaglia d'oro ce l'ha al collo e chissà per quanti altri giorni continuerà a ripetere quella piccola ma importante frase: "sono il più forte". Ha bisogno di ripeterlo perché ancora non ci crede di essere il migliore del mondo: «Non ci credo ancora, mi sa che non vado a dormire perché non mi voglio svegliare e scoprire che non è vero niente». Nessuna paura: quella medaglia d'oro olimpico appartiene a lui e all'Italia e se sino a ieri forse era solo un sogno bellissimo ora è una splendida realtà. (Rezarta Tahiraj)