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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Terza sconfitta per cestistica Ostuni

OSTUNI: Malamov 5, Angelini 5, Morena NE, Marseglia 1, Percan 22, Menzione 20, Caloia 8, Tanzarella 3, Perugino NE, Assentato. Coach: Vozza.

SARNO: Ferrara NE, Beatrice 11, Guadagnola 19, Moccia 12, Malerba NE, Auriemma 14, Bennet NE, Milone 6, Robinson 11, Cardasco. Coach: Corrado.

Quando in campo, oltre alla tecnica e alla tattica, si mette il cuore, difficilmente si perde. E quando succede, non ci si può rimproverare nulla. La Gustarosso Sarno espugna il PalaGentile dando il terzo dispiacere della stagione a Ostuni (il secondo casalingo), ma il pubblico non può assolutamente rimproverare nulla ai ragazzi della Cestistica, che hanno lottato come leoni.

Purtroppo non è bastato. E non è bastato non solo per lo spessore tecnico degli avversari, davvero un’ottima squadra, ben costruita e completa sotto tutti i punti di vista, anche senza il suo play titolare, Ferrara, ai box per un infortunio. Non è bastato anche perché all’assenza di capitan Morena, in panchina per 40 minuti per via di un’influenza che lo tormenta da una settimana, si è aggiunta anche quella di Andrea Malamov, espulso a metà del secondo quarto dall’arbitro Caldarola.

Già, Caldarola. Chi ha la memoria lunga (ma anche chi non ce l’ha, dato che sono passati appena 9 mesi), lo ricorda in quella infuocata partita tra Ostuni e Udas Cerignola, in coppia con Marcone per un arbitraggio a dir poco contestato. E come allora, anche in questa occasione il fischietto ruvese, stavolta in coppia con Acella (buona invece la sua direzione), non ha mancato di far discutere, con delle decisioni a dir poco dubbie nel primo tempo: prima vede Guadagnola che si appende alla retina dopo il tiro di un compagno e anziché fischiare interferenza offensiva concede due punti a Sarno (con lo stesso Guadagnola che torna in difesa sghignazzando). Poi punisce con un fallo in attacco Malamov, che aveva segnato in penetrazione sovrastando lo statunitense Robinson che era nettamente all’interno del semicerchio: il numero 5 ostunese si infuria e lo prende a male parole, lui non ci pensa due volte e nell’arco di pochi secondi prima gli fischia fallo tecnico e poi lo espelle.

Senza il capitano e senza la guardia titolare, ai gialloblù serviva il 110% da ogni effettivo a referto. E nessuno si è tirato indietro, gettando il cuore oltre l’ostacolo dall’inizio alla fine, prima di cedere nel finale, ormai stremati, all’ultimo parziale biancorosso. E dire che la Cestistica, tra mille difficoltà, con un Caloia in campo stoicamente nonostante la caviglia in disordine (e tra i migliori), per larghi tratti del match ha anche tenuto benissimo testa agli avversari, chiudendo i primi due quarti in vantaggio di 5 punti (41-36) e soffrendo solo nel terzo quarto, quando Sarno ha prima messo la freccia e poi chiuso a sua volta in vantaggio di 5.

Con Percan e Menzione a fare da mattatori (22 punti il primo, 20 il secondo), Marseglia sfortunato al tiro ma che dà grande sostanza (8 rimbalzi e 8 assist), il già citato, eroico, Caloia, e il solito chirurgico Tanzarella, Vozza ha trovato minuti di qualità anche dagli under, soprattutto Angelini (5 punti e 4 rimbalzi in 22’), ma anche il grintoso Andrea Assentato (2 rimbalzi e 1 recupero in 5’). Un altro buon segnale per il futuro: i ragazzi stanno crescendo e bene.

Dall’altra parte, i campani si sono affidati all’americano Robinson, ala di grande solidità offensiva e difensiva (11 punti e 12 rimbalzi) e all’ex di turno Dario Guadagnola (19 punti, ma con 5/17 dal campo), ma anche i “comprimari” si sono dimostrati all’altezza, a partire dal sesto uomo Milone, che ha fatto male alla retroguardia ostunese con sei punti pesantissimi nell’ultimo quarto (3/3 dalla media).

“Oggi non posso rimproverare niente ai miei ragazzi, hanno messo tutto quello che avevano – commenta sconsolato coach Vozza a fine gara – non potevamo disporre di Morena che è ancora influenzato, poi l’espulsione di Malamov, purtroppo, ha condizionato non poco la partita”. La terza sconfitta stagionale, dunque, contro quella che non a caso è la capolista del girone con 16 punti e 8 vittorie su 9 partite. “Abbiamo tenuto testa agli avversari per quasi tutto il match, nel finale abbiamo mollato perché davvero stanchissimi. Peccato, ma ripartiamo più forti e convinti di prima, a partire dalla trasferta di Napoli di domenica prossima”.

La sconfitta porta Ostuni al quinto posto a pari punti con Agropoli, a 10 punti, a 4 punti da Trani e San Severo, con la coppia Scafati-Sarno che guida a 16 (ma entrambe non hanno ancora riposato). Domenica prossima i gialloblù andranno a Napoli contro una Partenope da non sottovalutare (8 punti in classifica, solo 2 in meno della Cestistica), poi due derby di fila, al PalaGentile contro Trani e a Nardò contro l’Andrea Pasca. Un trittico di partite fondamentali per non perdere contatto con la vetta della classifica.